Intanto si presenta buio il neonato 2015

Di Salvo Barbagallo Non c’è da essere allegri se il 2015 continuerà sulla scia dei suoi primi passi: dai tragici fatti di Parigi, assisteremo agli scontri per l’imminente elezione del Presidente della Repubblica Italiana, e chissà quanti altri avvenimenti in questo momento veramente imprevedibili. Cosa accadrà di peggio? Non c’è sfera di cristallo che possa dare indicazioni credibili.

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La debolezza dell’Occidente la miglior arma per l’Isis

Di Salvo Barbagallo   Paradossalmente, è l’Occidente il miglior veicolo propagandistico dell’Isis e delle nefandezze che compie quotidianamente. Paradossalmente sono i mass media di questo mondo che l’Isis vuole cancellare, che danno (consapevolmente o inconsapevolmente)  ulteriore spinta alla prepotenza di una struttura violenta che si è autodefinita “Stato” (il “Califfato”), che (purtroppo) riesce ad affascinare e a soggiogare le menti fragili

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Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse

Di Guido Di stefano   “Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”: chi pronunciò queste parole leggeva l’animo umano come un libro aperto. E forse questa è l’unica espressione evangelica di cui ha fatto uso ed abuso quello stesso Occidente che ha rinnegato le sue radici (confinandole in una retorica nebulosità) all’atto della firma della tanto decantata costituzione europea. All’epoca l’unica contestazione venne da oriente.

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EuropaMediterraneo: La guerra civile dentro l’Islam

In questi giorni si sprecano le analisi che parlano di guerra di civiltà e che contrappongono l’Occidente all’Islam. Ma, come è noto a tutti, non esiste un solo occidente, che condivide in toto i valori che oggi paiono messi in discussione dal violento attacco terroristico al settimanale satirico Charlie Hebdo. E, come risulta da questa analisi pubblicata qualche mese fa dal sito Indipendnews, non esiste un solo Islam. Anzi, dentro l’Islam è in corso da più di un decennio una feroce guerra civile , il cui numero di vittime cresce…

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Sicilia, porta dell’Eldorado o porta dell’inferno?

Di Salvo Barbagallo   Troppo presi (forse) dai problemi del quotidiano, per i Siciliani è diventato un “fatto” scontato la presenza di centinaia e centinaia di migranti che provengono da Paesi in guerra al di là del Mediterraneo. In Sicilia la questione dell’integrazione fra le genti non si è mai (o quasi mai) posta sin dai tempi antichi. In Sicilia non si è posta mai (o quasi mai) una “questione” di “incompatibilità” di religioni

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E’ morto Francesco Foresta, lutto nel mondo dell’informazione

Di Alfio Musarra Lutto nel mondo dell’informazione in Sicilia, questo pomeriggio a soli 49 anni si è spento Francesco Foresta, ideatore e fondatore di Livesicilia, uno dei quotidiani telematici più letti in Sicilia. Il 31 dicembre aveva annunciato di lasciare il timone della testata per combattere una sfida ben più difficile che quella di continuare a dirigere la testata. Ai familiari tutti, alla moglie Donata, al figlio Francesco, le condoglianze più sentite da parte dell’Editore e delle redazioni tutte di cataniaoggi.com e lavocedellisola.it.

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Parigi, per i massacratori di Charlie Hebdo partita chiusa

Di Salvo Barbagallo   Grazie alla diretta televisiva della Reuters ripresa dal quotidiano La Repubblica, chi ha voluto seguire le ultime fasi della “caccia” ai due terroristi che, con ferocia, hanno massacrato a colpi di kalashnikov poliziotti, giornalisti e dipendenti del settimanale satirico francese (12 vittime) Charlie Hebdo, lo ha potuto fare: la partita si è chiusa con la loro morte.

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La Voce degli altri: Liberté, Egalité, Fraternité e il loro doppio

Su il Manifesto di ieri, l’acuta analisi di Marco Bascetta che vogliamo riproporre ai nostri lettori Il giu­di­zio della stampa di tutto il mondo è quasi una­nime: la mat­tanza pari­gina rap­pre­senta un attacco alla libertà, col­pita in una delle sue espres­sioni più clas­si­che ed espli­cite, la satira con­tro il potere, la morale, i dogmi di tutte le religioni. Giu­sto, non c’è da ecce­pire. Non­di­meno sulle ban­diere della Rivo­lu­zione fran­cese sta­vano scritte tre parole: liberté, éga­lité, fra­ter­nité. Con­verrà allora esa­mi­nare

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Sicilia: quelle imprese che vengono dal nord…

Di Salvo Barbagallo   Negli Anni Ottanta in Sicilia la grande imprenditoria venne messa al tappeto: tra tangentopoli e collusioni con la mafia rimase ben poco ad operare. Scomparsi dalla scena le grandi per le aziende isolane sopravvissute fu difficile restare sul mercato (isolano, nazionale ed estero), se non per lavori in “subappalto”. In Sicilia poterono operare per i lavori pubblici quasi esclusivamente  imprese che venivano dal nord, e quindi con un pedigree immacolato e riconosciuto,

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Parigi: vittime di una intolleranza che non sappiamo contrastare

Di Valter Vecellio      Sono lì, in una cartella della mia libreria, e le sfoglio con malinconia e tristezza: sono le “tavole” in dono a una rivista, “Prova Radicale”, uscita tra il 1975 e il 1976, una redazione di quattro gatti alle prime armi, e  che a malapena saltabeccava sulla macchina per scrivere; e infatti dopo qualche numero la rivista chiuse.

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Parigi, un massacro di giornalisti e poliziotti

E’ stato un vero massacro nell’ingresso della sede del settimanale satirico francese “Charlie Hebdo” sul boulevard Richard-Lenoir, in pieno centro a Parigi. Non c’è stato scampo per quanti sono finiti sotto le raffiche dei kalashnikov in mano a due uomini incappucciati e vestiti di nero che mentre sparavano urlavano “Vendicheremo il profeta”. Il primo bilancio di undici morti si è aggravato con un’altra vittima, venti feriti, di cui cinque gravi giornalisti, dipendenti e due poliziotti. Tra loro c’è anche il direttore del settimanale Stephane Charbonnieril, vignettista satirico detto Charb.

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Le sanzioni: la prima arma di … massa

Di Guido Di Stefano    L’arma fu perfezionata (o è meglio dire creata) per la duratura tutela degli interessi coloniali di un “raggruppamento temporaneo di Stati” autoproclamatosi padrone ed “usufruttuario” totale del mondo e dei popoli, a cui nulla andava concesso e tutto andava tolto: proprio tutto e cioè identità, dignità, rispetto, vita, ricchezza, territori, futuro.

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Parigi, 11 morti in un attacco terroristico al giornale satirico Charlie Hebdo

Poche ore fa due uomini incappucciati e vestiti di nero hanno fatto irruzione nella sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”: armati di Kalashinikov hanno fatto fuoco contro i giornalisti. Il primo bilancio è di undici vittime, due dei quali poliziotti. Un’ora prima dell’attacco i redattori della rivista avevano postato sul sito ufficiale on line una vignetta raffigurante al-Baghdadi, il capo dell’Isis.

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