Sicilia “militarizzata”: Siciliani tutti contenti e soddisfatti, oppure no?

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Di Salvo Barbagallo

Da tempo evitiamo di scrivere sulla progressiva “militarizzazione” della Sicilia, convinti – a ragione oppure a torto – che nulla può cambiare lo stato delle cose, essendo “assente” dal dopoguerra ad oggi la volontà politica di chi ha governato e governa la Sicilia di porre un diniego, ma, soprattutto, vista la completa (o quasi) indifferenza degli stessi Siciliani al problema. Così dagli Anni Cinquanta si è potuto registrare la presenza in forma stabile di militari USA in aumento esponenziale e, soprattutto di armamenti e impianti elettronici. Sigonella, nel “sistema USA” siciliano è il punto principale.

Cosa è la base militare di Sigonella? Indubbiamente “formalmente” una installazione militare italiana, ma dagli Anni Cinquanta in poi gli Stati Uniti d’America (gli USA) hanno investito miliardi di dollari per potenziare il loro suolo “autonomo” costituito dalla Naval Air Station e poi dal MUOS di Niscemi. Certamente Sigonella è anche base NATO, ma il “succo” non cambia: Sigonella è l’avamposto più avanzato a Sud degli USA, e poi della NATO. Poi c’è l’Italia. Cosa “contiene” Sigonella in “materiale” bellico? Sicuramente più di quanto si possa ragionevolmente immaginare, al di là di ciò che è noto. Non solo i droni di più avanzata generazione. Perché Diventa notizia la circostanza che un ”drone americano è partito da Sigonella in azione sul Mar Nero”, quando è più che risaputo che Global Hawks, Raptor, Reaper e similari agiscono da Sigonella da anni e anni? Basti ricordare i 500 raid contro la Libia che portarono alla fine di Gheddafi.

Ovviamente disattendendo il Trattato di pace fra l’Italia e le Potenze Alleate ed Associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 (dall’Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste (URSS) insieme a Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, Stati Uniti d’America (USA), Cina, Francia, Australia, Belgio, Repubblica Sovietica Socialista di Bielorussia, Brasile, Canada, Cecoslovacchia, Etiopia, Grecia, India, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Sovietica Socialista d’Ucraina, Unione del Sud Africa, Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia). Trattato che all’articolo 50, comma 4, stabilisce in maniera chiara “In Sicilia e Sardegna è vietato all’Italia di costruire alcuna installazione o fortificazione navale, militare o per l’aeronautica militare, fatta eccezione per quelle opere destinate agli alloggiamenti di quelle forze di sicurezza, che fossero necessarie per compiti d’ordine interno”.

Quindi potremmo dire che i Governi nazionali e regionali che si sono succeduti negli ultimi settanta anni hanno “favorito” la militarizzazione della Sicilia? Ovviamente non solo agevolando la presenza militare straniera, ma anche trasformando molte peculiari e storiche parti del territorio in “zone” di addestramento.

Non avevamo voluto commentare l’informazione che direttamente – tramite Comunicato stampa – proveniva dal Comune di Ganci: apprendevamo che l’Esercito italiano aveva stipulato un accordo con Ganci, Nicosia e Sperlinga per realizzare un hub logistico in quei territori. Grande entusiasmo dei sindaci –la foto posta in apertura – per i “benefici” che ne avrebbe tratto la collettività. Quel comunicato, che riproduciamo integralmente a seguire, portava la data dell’8 maggio scorso. Oggi, 25 maggio, sempre da Ganci nuovo Comunicato stampa (che riproduciamo integralmente) che informa “Comune di Ganci revoca accordo con l’Esercito”.

Una farsa? Non crediamo. Anche se non conosciamo cosa sia accaduto realmente, è facile presumere – come si evince dallo stesso Comunicato – che l’Amministrazione di quel Comune ha dovuto fare marcia indietro forse per le pressioni ricevute da parte della collettività.

Forse, forse non tutti i Siciliani amano la forte presenza militare (italiana o straniera che sia) in terra di Sicilia…

I COMUNICATI STAMPA

Esercito Italiano, stipulato accordo per realizzazione hub logistico addestrativo nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga

Gangi, 08 Maggio 2023

E’ stato sottoscritto, stamani (8 maggio), nello splendido scenario del castello di Sperlinga, nell’ennese, un accordo per costituire un hub logistico addestrativo dell’esercito nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga al fine di consentire, nei prossimi trent’anni, lo svolgimento di attività logistiche ed esercitazioni tattiche militari.

A sottoscrivere il patto i sindaci di Gangi, Giuseppe Ferrarello, Nicosia, Luigi Bonelli e Sperlinga, Giuseppe Cuccì, per il ministero della Difesa (Stato maggiore dell’Esercito italiano) il generale di Divisione e comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Maurizio Angelo Scardino e il generale della Brigata “Aosta” Giuseppe Taffuri.

Le attività ed esercitazioni militari si svolgeranno in un’area circoscritta tra il territorio di Gangi e Sperlinga.

“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari, la nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati – ha detto il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino – oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”.

L’accordo prevede che tutti i mezzi utilizzati dall’esercito si muoveranno lungo itinerari prestabiliti di accesso all’area di condotta delle attività addestrative, avendo cura di non produrre danni alle infrastrutture ed al territorio; eventualmente l’amministrazione militare si impegna al ripristino di ogni eventuale alterazione provocata nel corso delle attività addestrative e alla delimitazione dell’area interessata alle attività.

Il Generale della Brigata Aosta Giuseppe Taffuri ha preannunciato che già il 19 giugno, e per una settimana, un centinaio di militari saranno presenti a Sperlinga per una ricognizione dei luoghi.

Il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello ha detto: “Ringrazio i colleghi sindaci, l’esercito italiano, il generale di Divisione Scardino e il generale di Brigata Taffuri, certamente questo accordo porterà vantaggi economici e sociali al nostro territorio, oltre a garantire una maggiore sicurezza, abbiamo avuto ampia garanzia che tutte le operazioni addestrative saranno effettuate nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente circostante, questo a garanzia delle popolazioni”. A rappresentare il comune di Gangi anche il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi, il capo gruppo della maggioranza Carmelo Giunta e dell’opposizione Marilina Barreca.

Le amministrazioni comunali si sono impegnate a rendere disponibili, immobili e territorio individuati, offrendo massima collaborazione ed intercedendo, laddove necessario, con aziende e privati proprietari ma anche con Regione siciliana e di ogni altro ente per agevolare e rendere possibili le attività logistiche e addestrative e la costituzione dello stesso hub logistico-addestrativo.

COMUNE DI GANGI REVOCA ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON ESERCITO PER REALIZZAZIONE HUB LOGISTICO ADDESTRATIVO

Gangi, 25 Maggio 2023

Il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Gangi con delibera di giunta, stamani, hanno revocato l’accordo di collaborazione tra il Ministero della Difesa e i comuni di Gangi, Sperlinga e Nicosia per la costituzione e realizzazione, nei territori dei tre comuni, di un hub logistico-addestrativo dell’Esercito Italiano

“Abbiamo maturato questa decisione ascoltando le numerose sollecitazioni pervenuteci dai proprietari delle aziende agricole ricadenti all’interno dell’Hub, sia nel nostro territorio sia di quelle dei gangitani ubicate nei territori di Sperlinga e Nicosia, i quali hanno manifestato un assoluto disaccordo alla realizzazione dell’area addestrativa”.

Alla luce delle informazioni e rassicurazioni ricevute, ieri nell’incontro con i vertici militari, convinti di aver agito per il bene della nostra comunità, senza nessun interesse di parte e in totale buona fede, rimaniamo comunque consapevoli di rinunciare a una possibile occasione di sviluppo per il nostro territorio. La volontà dei nostri concittadini è stata e continuerà ad essere il faro del nostro agire amministrativo, così come da sempre dimostrato.

Ringraziamo i vertici dell’esercito, il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino e il generale della Brigata “Aosta” Giuseppe Taffuri, per l’opportunità che ci è stata data, consci dell’importanza fondamentale dell’Esercito per il mantenimento della pace all’interno della nostra Nazione.

Nella foto, i sindaci di Ganci, Nicosia e Sperlinga con i generali Scardino e Taffuri dopo la firma dell’accordo

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