A Zafferana Ottobrata Etna e Barbaresco, prove di gemellaggio

Condividi questo articolo?

gemellaggio

A Zafferana Etnea, nell’ultima domenica dell’Ottobrata, il convegno “Prospettiva Etna: sostanza attiva e ragion d’essere” dove hanno partecipato anche produttori e amministratori del Comune di Barbaresco: presenti Matteo Gallello, Giorgio Fogliano e l’Assessore Regionale Marco Falcone

Vino, cultura, fare rete, formazione, biodiversità, territorio ed Etna: queste le parole chiave che hanno segnato l’incontro di ieri mattina a Zafferana Etna durante l’ultima domenica dell’Ottobrata Zafferanese, uno degli festival più attesi in Sicilia. Un’edizione partecipatissima che si è contraddistinta per gli approfondimenti sulle varie primizie locali: miele, funghi, castagne, uva, mele ed ovviamente vino che ha contraddistinto la giornata di Domenica 29 Ottobre grazie anche al convegno Prospettiva Etna: sostanza attiva e ragion d’esseree le degustazioni di vini artigianali e contadini: “Vino, economia, futuro: fare vino sull’Etna vuole essere  un’occasione di sviluppo aziendale a partire da una narrazione storica legata a progetti imprenditoriali – sottolinea il Sindaco Salvo RussoAbbiamo coinvolto il Comune di Barbaresco ed i produttori di vino per gettare le basi di un percorso tra le nostre due città”. Presenti Luigi Bonaventura, docente di Economia all’Università degli Studi di Catania, che ha sottolineato la necessità di avviare una collaborazione con l’Università per avviare un corso di specializzazione in viticoltura che raccolga anche le competenze non codificate locali, Matteo Gallello, cofondatore riviste Verticale e Bromio, Giorgio Fogliani di Possibilia Editore e Gabriele Boffa, amministratore del Comune di Barbaresco: la cultura solidaristica e consortile insieme all’impegno dei viticoltori a Barbaresco ne hanno caratterizzato la storia – sottolinea Boffa che è anche produttore di vino – l’Etna ed i suoi vini oggi sono un valore aggiunto per tutta l’Italia, sarebbe bello immaginare di condividere un percorso e magari un evento insieme tra la mia città e Zafferana Etnea”.

Al convegno, moderato dalla giornalista Amanda Arena, era presente anche Mauro Cutuli dell’Azienda Agricola Grottafumata che dal 2017 ha investito sul territorio: “il vino deve essere popolare e non deve essere moda – sottolinea il produttore – La nostra città, con le sue venti contrade, offre un territorio straordinario per chi vuole prendersene cura stando al passo con i tempi”.

Un legame, quello tra la cittadina ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa e Barbaresco, costruito su modelli di economia territoriale dove natura, dimensione umana, storia e vocazione al futuro riescono a coesistere in modo compatibile. Al convegno è seguita una degustazione di vini contadini, artigianali e anche di Barbaresco, curata da ONAV Catania, dove ha partecipato anche l’Assessore Regionale Marco Falcone.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.