Le parole del Presidente-Conte: è peggio quello che manca o quello che c’è?

di Valter Vecellio Citare Dostoevskij e Puskin è certamente elegante, ma non sufficiente. I due, comunque, meriterebbero di meglio. Per i cultori della materia. Il neo-presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel discorso con il quale ha chiesto la fiducia in Senato ha utilizzato il termine “governo” 33 volte; e “Paese” 25;”nostro” 30 volte, “cittadini” 27; la parola “anche”, ricorre ben 41 volte; e ci assicurano che aver adoperato ben 7 volte viene l’espressione “ma anche”, sta a sottolineare la natura quanto più possibile ‘inclusiva’ del programma di governo. Non è…

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