Di Salvo Barbagallo
E’ partita in sordina la “periodica” esercitazione aeronavale “Dynamic Manta 2023”, non si è dato molto clamore “al via” il 27 febbraio scorso, l’informazione sul sito del Ministero della Difesa, riportata poi soltanto su qualche giornale specializzato. Si dovrebbe dire “niente di particolare o di eccezionale”: si tratta appunto di una manovra codificata nel tempo, che segue pressoché lo stesso schema da anni, “ripetitiva”, con la finalità di “accomunare” nella operatività uomini e mezzi appartenenti alle forze dell’Alleanza, quelle delle NATO. E la specificità “tecnica” di queste nuova “Dinamic Manta” l’affidiamo al comunicato emesso dal nostro Ministero della Difesa che pubblichiamo a seguire senza commento.
Ci preme sottolineare il delicato momento politico-militare che il mondo sta attraversando con una guerra in corso in Europa, in Ucraina, dove i veri protagonisti sembrano risiedere al di fuori del Vecchio Continente, mentre in più occasioni si è manifestato il pericolo nucleare e il rischio di un coinvolgimento generale in una Terza Guerra Mondiale. L’Italia – è più che noto – è parte integrante dell’Alleanza ed è scesa in campo – che si ammetta oppure no, la situazione non cambia – appoggiando apertamente una delle parti interessate al conflitto (l’Ucraina) fornendo armi e strumenti bellici che si rivolgono, ovviamente, contro l’altra parte (la Russia di Putin) ritenuta aggressore. In fondo – osservazione semplicistica – l’Italia è “in guerra” contro la Russia se “alimenta” una delle parti in conflitto, mentre sono latitanti le iniziative volte a cercare una “pace” necessaria a tutti.
Le “Dynamic Manta” che si sono succedute nel corso degli anni hanno avuto come teatro di svolgimento delle operazioni simulate di guerra le acque del Mediterraneo in prossimità della Sicilia, l’attuale esercitazione si sviluppa principalmente al largo delle coste orientali dell’Isola. Non crediamo che sia un caso la scelta di questo scenario: al centro della Sicilia orientale c’è, infatti, la base militare più importante degli USA e della NATO nel sud d’Europa, Sigonella. Una installazione bellica che “ospita” i mezzi tecnologici bellici più avanzati esistenti, dai droni sino arrivare al MUOS di Niscemi. Sigonella/Niscemi (per non parlare di Augusta) è la punta avanzata di un “sistema offensivo”, ma contemporaneamente un obbiettivo primario in caso di ritorsione. La popolazione di questo territorio non è consapevole dello stato di pericolo che può correre nel caso di un eventuale allargamento del conflitto in atto.
Dunque la “Dynamic Manta” ha preso l’avvio il 27 febbraio scorso e si concluderà il prossimo 10 marzo. Ciò non significa che le forze aeronavali NATO impegnate non rimangono ancora nell’area del Mediterraneo. E ciò tenuto conto che le fonti di intelligence hanno segnalato da settimane un grande movimento di navi da guerra e di sottomarini che battono bandiera russa…
Allarmismi ingiustificati?
Opportuno non andare oltre.
IL COMUNICATO DEL MINISTERO DELLA DIFESA
NATO: al via l’esercitazione DYNAMIC MANTA 2023
L’esercitazione impegnerà nel Mediterraneo centrale, dal 27 febbraio al 10 marzo, uomini e mezzi di 9 paesi alleati
Si svolgerà nel periodo compreso tra il 27 febbraio e il 10 marzo, nell’area del Mediterraneo centrale, l’attività addestrativa denominata Dynamic Manta, sin dal 2013, una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO.
Pianificata dal Comando Marittimo Alleato (NATO Allied Maritime Command – MARCOM) e condotta al largo delle coste orientali e meridionali della Sicilia, la DYMA è mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Quest’anno saranno cinque i sommergibili impiegati, appartenenti alle Marine di Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti; i battelli opereranno sotto il controllo del Comando Sommergibili dell’Alleanza Atlantica (NATO Submarine Command – COMSUBNATO), addestrandosi con le Unità di superficie.
Previsto anche l’impiego dei velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft – MPA) provenienti da Canada, Francia, Germania, Grecia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
Il tutto sotto il comando del Rear Admiral (US Navy) Michael S. Sciretta, Comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della NATO (Standing NATO Maritime Group 2 – SNMG 2).
La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata in versione ASW Carlo Margottini(F592), la fregata Carabiniere(F593), due sommergibili e due elicotteri di base presso la Stazione Elicotteri di Catania.
Inoltre, l’Italia in qualità di Nazione ospite, fornirà il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea di Sigonella a Catania.