Uccisa a botte, denunce per maltrattamenti ritirate in passato

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Nuovo femminicidio, solito refrain. Le denunce erano state ritirate, la donna è stata invece uccisa, massacrata a calci e pugni la notte scorsa da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla o semplicemente lasciarla libera di andar via.

Uccisa nella sua abitazione dal marito che è stato arrestato. È accaduto a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Rosalia Garofalo in passato aveva denunciato il marito per maltrattamenti, le denunce erano però state ritirate in almeno due casi.

Adesso Vincenzo Frasillo, 53 anni è stato arrestato. Nella notte i vicini hanno sentito le urla provenire dalla casa e hanno avvisato la Polizia. Subito intervenuti i soccorsi, Polizia e 118, per Rosalia non c’era nulla da fare. Pare che l’uomo abbia massacrato la donna per tre giorni di seguito, a più riprese e senza mai prestarle soccorso, a partire da lunedì.

Ai poliziotti l’assassino avrebbe detto di averla picchiata “solo lunedì”. Era ossessionato dalla possibilità che la donna lo tradisse con un altro uomo.

Era “solo” una sua ossessione. Avrebbe dichiarato infatti “mi tradiva con tanti uomini che nascosti nella vicina campagna (vedi foto copertina, un luogo in cui era facile nascondersi secondo la sua versione! NdA) aspettavano che uscissi di casa per entrare in casa”. Un matrimonio durato 30 anni e finito nel peggiore dei modi. Per la follia di un uomo disoccupato che ha preferito sfogare così la sua frustrazione di fallito e la sua nullità.

 

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