Modi di dire, modi di fare, modi di essere

Di Guido Di Stefano    L’albero si conosce dai frutti: sentenziavano i nostri padri, specialmente quando erano restii o ansiosi di esternare i loro “meditati” giudizi sui loro simili. Magari contestualmente allargavano le loro analisi anche alle piante non arboree, anteponendo le “nostre” specie alle altre o addirittura circoscrivendo l’elencazione solo alle “nostre”: grano (o meglio “frumento”), avena ed orzo venivano “dati” dalle omonime graminacee; olive (ed olio), uva (e vino), sorbe, mandorle, carrube, noci, nocciole, fichi  venivano rispettivamente da ulivo, vite, sorbo, mandorlo, carrubo, noce, nocciolo, fico; la gramigna…

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Lo scandalo dei militari italiani vittime dell’uranio e dimenticati dallo Stato

Di Valter Vecellio Ne capitano davvero tante in questo povero paese che si chiama Italia; e ogni volta non sai se indignarti, rassegnarti a quello che sembra l’ineluttabile, dare ragione a chi vorrebbe ripristinare la ghigliottina e Mastro Titta…Si prenda lo scandalo dei militari italiani vittime dell’uranio; c’è di che rimanere impietriti. Per il comportamento assunto dalle istituzioni, per il silenzio e l’omertà che avvolgono i fatti denunciati, per la gravità delle cose che vengono raccontare. Si comincia con la storia di Giovanni, carabiniere, ex scorta di magistrati antimafia, veterano…

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Mascalucia e Pedara ricordano la ribellione ai nazisti nell’agosto del ‘43

Di Salvo Barbagallo C’è una memoria volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale degli ultimi settant’anni. Una memoria senza la quale non si può comprendere il presente che si vive, né ipotizzare lo scenario di un futuro. E la memoria che riguarda la Sicilia degli Anni ’40-’45 è il presupposto che può spiegare i mutamenti e non le “trasformazioni” che ha avuto l’Italia dal dopoguerra ad oggi, i nuovi assetti dell’Europa, la perenne instabilità delle nazioni dell’area del Mediterraneo. Qualche marginale fiammella si accende nel nulla per spegnersi subito nell’indifferenza generale:

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Parla John Turturro, l’eclettico di “Romance & Cigarettes”

Di Elena Atalmi Lo guardi e pensi: “Siciliano”. Invece no, è americano. Il solito figlio d’emigrati, che va a rimpinguare le spesse fila del cinema hollywoodiano. Sua madre era della provincia di Agrigento, il padre pugliese. Ce lo racconta in un documentario del 2011, “Prove per una tragedia siciliana”, dove torna nella terra d’origine materna, per avvicinarsi a una cultura che percepisce familiare.

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Sicilia, madre vedova di figli unici

Di Michele Cannavò Invitiamo a questa riflessione quanti qualificando il “Caso Sicilia” come un qualcosa “che è stato, è e sarà così”, riconducono il tutto, di fatto, ad una causa terza, quasi naturale. Una terra vasta oltre 25.000 Km quadrati, espressione naturale della coesistenza di culture millenarie profondamente diverse, naturalmente predisposta ad essere economia di frontiera, centro commerciale mediterraneo, elemento fondante ed essenziale dell’Italia, dell’Europa. Nonostante tutto, nonostante “il tutto”,

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“Andiamo a quel paese” con Ficarra & Picone, duo comico tutto siciliano

Di Elena Atalmi Ricci crespi e scombinati, pelle turca, bruciata, l’aria da siciliano che ha dimenticato a casa coppola e lupara, con due occhi spiritati, pungenti come spilli. Il compare invece è bianco latte, sorpreso e svagato, sorrisetto candido ed ironico appiccicato come un francobollo su labbra sottili. Entrambi in maglietta comperata al supermercato e jeans d’annata, larghi e cadenti a ricoprire gambette gracili, fisici nodosi. “Che emozione, se immagino che al posto mio c’era seduto De Niro…” “Pensa il decadimento!”.

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La spensieratezza giovanile ha i capelli corti di Paz Vega

Di Elena Atalmi La spensieratezza giovanile ha i capelli corti di Paz Vega, l’aria da quindicenne appena uscita da scuola, non senza quel tocco di classe in aggiunta, di chi i quindici anni ormai li ha passati da un pezzo. La bambina che aveva il padre matador e la sorella ballerina di flamenco, quintessenza dell’anima spagnola, dal look ragionato ed il sorriso largo, è diventata l’attrice “caliente” preferita da Almodovar (Parla con lei, 2002), protagonista di film quali Lucía y el sexo, che l’hanno resa un cult del cinema negli…

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Israele-Gaza: la conta dei morti Ovvero la manipolazione delle emozioni

Di Salvo Barbagallo C’è dolore e raccapriccio per i civili, per i tanti (troppi) bambini che stanno perdendo la vita in questi giorni nella striscia di Gaza per una guerra che probabilmente molti israeliani e molti palestinesi non volevano. Si contano minuziosamente, però, i morti che secondo la maggior parte dei mass media riescono a “fare notizia”, quelli che giacciono solo da una parte. Ma gli altri morti? Per esempio: i 181 migranti annegati e uccisi nelle ultime giornate al largo di Lampedusa, e le altre centinaia e centinaia

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Che fine hanno fatto le 220 ragazze rapite da Boko Haram. Un’amara lezione…

Di Valter Vecellio    A suo tempo, un paio di mesi fa, la loro sorte commosse il mondo. Come poteva, del resto, essere altrimenti? 270 ragazze nigeriane rapite, nelle mani di criminale come Abu Bakar Shekau, capo dei Boko Haram, un farabutto che al suo passaggio lascia solo morte e distruzione, dolore e rovine. 270 ragazze che da oltre due mesi vivono e patiscono un vero e proprio inferno, ammesso siano ancora vive. Il loro prezzo oscilla sui dieci euro, per chi le vuole acquistare nei sordidi “mercati” del Camerun…

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A quindici anni dalla scomparsa del grande gallerista Leo Castelli

1999-2014 sono passati quindici anni dalla scomparsa del grande gallerista-mercante e mecenate dell’arte contemporanea Leo Castelli (Trieste, 1907 – New York, 1999) Ci piace ricordarlo con l’artista Francesco Guadagnuolo che opera tra Roma, Parigi e New York che ebbe modo di conoscerlo.   Per l’occasione indichiamo l’interessante intervista a Leo Castelli pubblicata nella Rivista mensile ‘Scena-Illustrata’, Anno 124 – N.6 – Giugno 1989, pag. 37/38.

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Cristiana Capotondi e Alessandro Genovesi parlano di “Soap opera”

Di Elena Atalmi Capelli rossi, mossi, muso da cerbiatto con lunghe ciglia cadenti su un paio d’occhi chiari, verde azzurro. L’espressione si barcamena tra cenni di timidezza, quasi recitasse la parte d’una Cappuccetto smarrita nel bosco, mentre insorgono velati sorrisetti maliziosi. L’alternarsi termina con la fuga schiva del cerbiatto: e vince, agli occhi del pubblico, una timidezza affettata. Cristiana Capotondi, attrice, famosa per i freschi ruoli d’adolescente tipo in “Notte prima degli esami” e “Come tu mi vuoi”, un classico per i piccoli scavezzacollo che il sabato si riuniscono in…

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Regione Siciliana: quante variazioni al bilancio?

Di Guido Di Stefano Chissà: forse un giorno finiranno le variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle variazioni di cassa per l’esercizio finanziario 2014, almeno le più “corpose”. Magari dopo la prossima manovra, già in “cantiere” avremo solo dei piccoli e modesti assestamenti e riallineamenti delle spese: chissà!? Intanto abbiamo il privilegio di leggere  nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 29 del 18 luglio 2014 – Parte Prima l’ulteriore decreto di seguito “accennato”.

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“Felice in India”: non si vede bene che col cuore

Di Elena Atalmi Inizia così, con una serie di suoni incomprensibili. Un arabo parla concitato al telefono, urla, regalandoci un’intensa performance e forse un corso accelerato di dialetto subsahariano, d’uso quotidiano. Peccato che sono troppo ignorante per apprezzare. Dopo un po’ mi ronza la testa come fossi al mercato e un venditore esagitato di cocomeri mi stesse strillando addosso. Primo ricordo della giornata. Faccio ancora qualche sbadiglio, e prego che gli manchi il fiato, ma quello continua a latrare. Il Palacongressi è caldo e scuro, venti ormonali e goccioline di…

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Medio Oriente: Israele attacca Gaza, Hamas “no a dialogo”

Di Luigi Asero L’offensiva di terra minacciata dalle forze israeliane è iniziata la scorsa notte. La tregua chiesta dall’Egitto è stata infatti respinta da Hamas e nella notte questa decisione ha letteralmente spianato la strada alle truppe di terra. Lo scacchiere mediorientale si complica sempre più. Da un lato chi sostiene le ragioni degli uni, dall’altro chi sostiene le ragioni opposte. In mezzo civili e bambini cui viene tolta ogni speranza di vita e di futuro. Se è vero che gli uni combattono per il proprio territorio è vero anche…

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“Le cose belle”: una meraviglia

Di Elena Atalmi Gli occhi dei bambini sono le cose belle, quando ti guardano grandi, curiosi e rotondi. S’aspettano qualcosa dal futuro che li intriga e non li ripaga. Occhi che sfuggono e s’agitano tra le folle asettiche, di estranei concittadini, in quartieri lontani che preferisci non nominare. Nel ventre di Napoli, dove l’esistenza è condanna, tutto si svolge ripetutamente ed esattamente com’era e non dovrebbe. Quattro ragazzini in avanscoperta si macchiano d’accenni di cupa adolescenza, vivono la vita senza troppo pensare.

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Aereo abbattuto in Ucraina: 298 morti

Di Luigi Asero Il conto definitivo delle vittime, secondo quanto comunicato dalla Malaysia Airlines, è di 298 vittime, fra cui 15 membri dell’equipaggio. A bordo parecchi turisti che erano saliti a bordo ad Amsterdam diretti a Kuala Lumpur. Fra le vittime 23 malesi, 154 olandesi, 27 australiani, 23 statunitensi, 9 britannici, 4 francesi. La Farnesina conferma che non risultano italiani a bordo del volo maledetto. 

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