A Catania torna il “Fundraising 2023: Doniamoci”

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Torna il “Fundraising 2023: Doniamoci”, uno degli eventi di beneficenza più importanti in Italia, ideato dall’imprenditore Claudio Miceli e organizzato con la collaborazione della Lega Italiana Fibrosi Cistica (Comitato di Catania) e della Fondazione Italiana Fibrosi Cistica e del suo presidente nazionale, Matteo Marzotto.

La conferenza stampa di presentazione è in programma il prossimo 22 settembre, ore 10, Palazzo Minoriti, via Etnea 71, nella sede di rappresentanza dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha patrocinato l’evento.

Saranno presenti, oltre al fondatore Claudio Miceli, il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, Marco Magrì, Presidente LIFC Sicilia delegato ricerca e rapporti internazionali per conto LIFC nazionale, che illustrerà il progetto “Case LIFC” cui è dedicata l’edizione 2023 e Novella Rotolo Dirigente medico Reparto di Broncopneumologia Pediatrica e Fibrosi Cistica, ospedale San Marco di Catania, cui verrà affidata l’analisi dei più recenti dati conseguiti dalla ricerca. Interverranno, inoltre, lo chef Seby Sorbello, patron del ristorante “Sabir” di Zafferana Etnea, coordinatore degli chef, e Ruggero Sardo, conduttore della serata, che forniranno qualche anticipazione e annunceranno l’ospite d’eccezione, un artista di fama internazionale, che sarà presente alla cena-evento, in programma lunedì 9 ottobre, ore 19, a Radicepura a Giarre.

Giunto alla Sesta Edizione, dopo un’interruzione di 3 anni, causata della pandemia, il Fundraising Dinner manterrà la sua formula vincente “solidarietà e alta cucina”: con la partecipazione di circa 60 chef stellati e dell’alta ristorazione, pasticcieri e produttori di vino, ma anche sostenitori del mondo dell’impresa, della ricerca, della comunicazione, sponsor commerciali, a partire dai main sponsor Radicepura, Gruppo Arena e Pistì.

Il Fundraising Dinner ha sempre avuto una straordinaria adesione: almeno 200 chef si sono succeduti ai fornelli nelle ultime cinque edizioni, circa 3500 ospiti, capaci di attivare una gara  di beneficenza che ha permesso di raccogliere ad oggi circa 200 mila euro, (circa 2500 biglietti pagati in 5 anni) interamente devoluti per finanziare progetti.

Grazie ai risultati della ricerca e all’organizzazione delle cure, i malati non sono più solo bambini e il numero di adulti affetti dalla malattia genetica grave più diffusa ha superato quello dei pazienti in età pediatrica, con un’aspettativa media di vita sta superando i 40 anni.

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