Mazara del Vallo, formazione per l’educazione alla legalità anche nelle parrocchie

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La formazione per l’educazione alla legalità va fatta anche nelle parrocchie, oltre che nelle scuole, dove è per lo più assente l’insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa. È quanto è emerso dalla seconda riunione operativa del Cantiere sinodale diocesano della legalità e la giustizia che si è svolta presso la chiesa madre di Campobello di Mazara. Al Cantiere risultano iscritte 37 persone. «Quello che è emerso è la necessità di avviare percorsi che coinvolgono testimoni della legalità e anche l’Associazione nazionale magistrati che, in passato, ha dimostrato sensibilità verso progetti di questo tipo», ha spiegato don Francesco Fiorino. Durante l’incontro alcuni partecipanti che vivono a Campobello di Mazara, hanno evidenziato la situazione di emergenza e di grave illegalità sul territorio dovuta alla presenza di un accampamento di migranti in un ex cementificio che, seppur ricade sul territorio di Castelvetrano, è vicinissimo al centro abitato di Campobello. Gli stessi partecipanti hanno evidenziato che quell’emergenza è stata, a oggi, del tutto «disattesa» dalle istituzioni. Dal confronto nell’ambito del Cantiere è emersa la necessità di conoscere meglio il territorio, non solo del suo substrato mafioso e dei fenomeni di illegalità che lo connotano, ma anche le risorse positive, sia pubbliche che private, che già operanti in quest’ambito. La conoscenza, dunque, è necessaria sia per potenziare tali risorse. «È stato proposto di coinvolgere le categorie professionali spesso segnate da fenomeni di connivenza con la realtà mafiosa, al fine di creare anche in tale ambito una rete di sensibilizzazione all’onestà e alla trasparenza», ha detto don Fiorino. Il terzo incontro si terrà sabato 22 aprile (10-11,30) presso la chiesa San Giovanni al Boeo di Marsala. «Quello che chiediamo è la partecipazione di una rappresentanza per ognuno delle sei foranie della Diocesi», ha concluso don Fiorino.

CASTELVETRANO, “LI CAMPANARI” AI DETENUTI DEL CARCERE
“Li campanari”, i dolci tipici della Pasqua preparati dalla “Fraternità Betlemme di Efràta” sono stati donati ai detenuti della casa circondariale di Castelvetrano. La consegna è avvenuta in occasione della messa “in Coena Domini” col Vescovo monsignor Angelo Giurdanella all’interno del penitenziario. Il Vescovo ha lavato i piedi a 12 detenuti. L’idea è stata del cappellano don Vincenzo Aloisi, uno dei fondatori della Fraternità. I dolci sono stati preparati dai volontari della Fraternità nei locali parrocchiali della chiesa Madonna della Tagliata, grazie alle donazioni di farina, zucchero, ovetti di cioccolato, strutto e tutto il necessario per realizzare i dolci. A collaborare nella preparazione sono stati anche i bambini ospitati dalla comunità gestita dalla cooperativa “Talenti”, gli ospiti del centro d’accoglienza gestito dalla cooperativa “I locandieri”. Oltre che per i detenuti, “li campanari” sono stati preparati anche per le famiglie bisognose assistite dalla Fraternità a Castelvetrano.

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