Uccisione poliziotto Agostino: ergastolo per il boss Nino Madonia

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Ergastolo per il boss Nino Madonia accusato dell’omicidio del poliziotto Nino Agostino, ucciso il 5 agosto del 1989 con la moglie Ida Castelluccio.

Lo ha deciso il giudice Alfredo Montalto dopo quasi tre ore di camera di consiglio. Una sentenza che arriva dopo quasi 32 anni. Lo scorso 18 gennaio la Procura generale di Palermo aveva chiesto l’ergastolo per l’unico imputato, Nino Madonia.

Presente al bunker, come a ogni udienza, il padre del poliziotto, Vincenzo Agostino, con la sua lunga barba bianca.

Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio il boss Gaetano Scotto, accusato dell’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini (Palermo). E’ accusato di duplice omicidio aggravato. Rinvio a giudizio anche per Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento aggravato. La prima udienza si terrà il 26 maggio 2021.

Legale famiglia Agostino

Nell’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio si sono “visti depistaggi come davvero raramente si erano visti nella storia d’Italia”.

Lo ha detto l’avvocato Fabio Repici, legale di parte civile del processo per il duplice delitto. “Fino alla distruzione perfino delle parole di Nino Agostino che prima di morire testimoniava le parole per cui sarebbe stato ucciso”, dice. “E i complici si sono adoperati di nascondere le prove che lo stesso Nino Agostino aveva precostituito”, aggiunge Repici.

E annuncia che al processo a carico del boss Gaetano Scotto e di Francesco Paolo Rizzuto “chiamerò a deporre” i rappresentanti di diverse istituzioni, tra cui “della Polizia di Stato, dell’Alto Commissariato antimafia e del Sisde”.

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