di Guido Di Stefano
Sia ben chiaro che sotto la definizione “occidente” non intendiamo raggruppare tutte le genti o popoli occidentali, perché in essi generalmente sono ben vivi ideali e valori mutuati dalle millenarie culture etnico-culturali-religiose che hanno accompagnato il cammino dei popoli.
C’è ancora tanta anima-intelletto-cuore in questo miliardo circa di esseri umani occidentali e arde in essi la primigenia scintilla divina.
L’occidente di cui dubitiamo è composto forse da una ventina di milioni di “entità” che sono esse stesse cellule viventi di quella gelida globalizzazione (dai più “convinti” chiamata nuovo ordine mondiale) di cui sono fedeli collaboratori e ubbidienti “difensori”. I vertici (dei nuovi culti) molto “democraticamente” operano (o si mimetizzano) tra di loro non facendo pesare più del necessario la loro (presunta) onnipotenza politica, militare, finanziaria: novelle divinità dispensatori di vita (poca) e di morte!
Si plaude (da parte dei venti milioni di cui sopra) agli spietati guerrafondai dai grandi sorrisi e se ne auspica il trionfo; di contro i contestatori vengono etichettati come populisti, nazi-fascisti, qualunquisti, gufi: intelligenti (?) manifestazioni di democrazia popolare. I popoli manifestano paura per le molte insane decisioni e imposizioni di quella risibile (in termini elettorali) percentuale che praticamente vuole imporre la sua aberrante visione del mondo intero e vengono derisi e offesi.
Nemmeno il 2% dei civilissimi occidentali vorrebbero sopraffare la dignità e i diritti di oltre sette miliardi di esseri umani! Qual è il risultato pratico? Oltre sei miliardi di umani cominciano a odiare il restante miliardo, non credendo che a parte pochi gli altri (la moltitudine) sono anch’essi innocenti.
Ed è comprensibile la loro presunzione di nostra colpevolezza! Abbiamo “antichi codici” di “giusto” comportamento e, oggi più che mai, li disattendiamo.
Sappiamo da millenni cosa non fare e cosa fare e oggi una piccola aliquota di questo occidente cresciuto con dieta a base di “pane, precetti, orientamenti” vuole coinvolgere anche gli innocenti nella sopraffazione dell’umanità!
Tutto viene travisato e interpretato a esclusivo uso di pochi (pre)potenti. Dilaga l’idolatria, perché sugli altari sono stati posti denaro, potere, beni materiali; le sanguinarie guerre (“regolarmente” per procura) trascendono il dialogo diplomatico; le appropriazioni violente della “roba d’altri” rendono quasi pie le ruberie coloniali; le mancanze di rispetto e le violenze sull’essere (non solo fisiche) quasi “offuscano” le crudeltà dell’inquisizione; e non andiamo oltre.
Intanto le istituzioni nazionali, internazionali, sovranazionali, universali tendono a “glissare” sul nefando disastro in corso e sembrano (o si mostrano) impotenti di fronte a diverse contro-istituzioni di parte, che hanno una concezione “personalistica” del bene comune.
Forse i responsabili dell’odierno caos non hanno letto i testi e gli atti che noi “vantiamo” come nostri fondamenti di identità-cultura-civiltà-umanita? O forse non hanno capito?
Eppure, per riprendere la retta via, a noi occidentali dalle radici monoteistiche e bibliche dovrebbero bastare, unite insieme, la semplice onesta lettura e la convinta costante pratica delle obliate (dai tirannici potenti) tavole della Legge, con l’aggiunta magari della successiva “circolare esplicativa per gli usi sociali e quotidiani” rispondente alla classica denominazione “Discorso della montagna”: porteremmo un poco di luce nel mondo!
Intanto continuiamo a sperare, confidando sempre nella scintilla creativa.
Poi però leggiamo che nella civilissima e onestissima (quindi non mafiosa) Bruxelles alcuni “non eletti” hanno deciso di incrementare il budget per il servizio “auto-blu “ di Euro 3.700.000,00 perché (dicono i maligni) con il cambio delle divise agli autisti occorrono nuove auto che facciano “pendant” con le uniformi nuove: i “decisori” adducono anche ragioni di sicurezza che i “maligni non condividono. Semplici pettegolezzi? Sapete se la grande stampa italiana ne ha parlato? E intanto l’Europa agonizza.
E ci assale il dubbio che la miopia di pochi sta trasformando il mondo in uno sconfinato cimitero per cui con il Foscolo piangiamo: “… anche la speme, ultima dea, fugge i sepolcri …”