Quale “convivenza” con il terrorismo in casa nostra?

di Salvo Barbagallo   Gianandrea Gaiani con un suo articolo (su Il Mattino e Analisi Difesa 6/7 gennaio) evidenzia come “Il quadro fornito dal governo italiano circa la minaccia terroristica, il ritorno dei foreign fighters dai fronti bellici del Medio Oriente e la radicalizzazione islamica in Italia mostra i limiti già riscontrati in tutte le analisi e i rapporti stilati in Europa su questo tema”. 

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Convivere con il terrorismo

Di Salvo Barbagallo Ieri a Roma due cittadini maghrebini sono stati arrestati all’alba dai Ros con l’accusa di terrorismo internazionale. Un terzo indagato è già in carcere in Marocco per reati di terrorismo. Al centro delle indagini della procura della Capitale una cellula di matrice qaedista che si proponeva la pianificazione ed esecuzioni di atti terroristici in Italia e in Nord Africa.

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Isis: “Al lupo, al lupo…”

Di Salvo Barbagallo Isis: la migliore e più diffusa propaganda al Califfato l’hanno fatta (e la fanno) i mass media occidentali. Come dimostrano i film e le molte fiction televisive, l’horror (chissà per quale meccanismo mentale) attrae, forse anche “affascina”, forse ancora perché il timore di un ignoto oscuro che si vorrebbe capire attira l’attenzione. Dovrebbe essere materia di studio di esperti in malattie mentali, non sappiamo. Il gridare, però, continuamente “Al lupo, al lupo…” accresce

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Ieri come oggi, si naviga sul “mare calma piatta”?

Di Salvo Barbagallo Apparentemente ciò che accade in Italia, in Europa e nei Paesi del Mediterraneo lo vogliono definire “mare calma piatta”, cioè, non c’è nulla che sia diverso da ieri. E pur tuttavia ogni cosa è in movimento e può sfuggire di mano a chi governa e a chi assiste passivamente (perché non può fare diversamente) allo svolgersi degli avvenimenti.

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Isis contro Italia: minacce tra il dire e il fare

Di Salvo Barbagallo È già pronto il piano d’intervento militare in Iraq e in Libia per fermare l’Isis? Incominciamo con un forse. Forse ora che Obama incomincia a preoccuparsi della troppa vicinanza all’Europa dell’Isis (quell’Isis che è già a due passi da casa nostra) e incomincia a chiedersi se e quando le forze della coalizione anti jihadista dovranno intervenire in Iraq e anche in Libia, forse anche chi governa l’Italia si vedrà costretto a considerare seriamente il pericolo “terrorismo” sul nostro Paese. Il “forse” è d’obbligo

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La paura che passa, le minacce che restano

Di Salvo Barbagallo Non dimenticati in Francia gli attentati di Parigi e le vittime che hanno provocato i terroristi, altrove gli avvenimenti del quotidiano li hanno posti da parte: la paura, in un certo senso, è passata, si cerca di non dare troppo peso alle minacce, in caso contrario la vita civile diventerebbe un inferno. Le minacce, comunque, restano e l’orrore che provocano le azioni nefande dell’Isis obbligano tutti a non abbassare la guardia. L’orrore. Quando l’orrore si verifica lontano dalla porta di casa, fa inorridire, disgusta, non suscita però…

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Sicilia multietnica, inconscio pericolo Jihad?

Di Salvo Barbagallo Nella comunità siciliana non si riscontra alcun allarmismo per la “minaccia Isis”, e forse la “minaccia” è considerata un “non” problema. Nell’isola, porta del Mediterraneo per il continente europeo, la convivenza multietnica esiste da sempre. Ai tempi di Federico II cristiani, ebrei, musulmani vivevano in pace e le rispettive religioni non costituivano ragioni di conflittualità fra le diverse comunità. Anche se i tempi, e soprattutto le condizioni politiche,

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Il ministro Alfano sa cosa accade in Sicilia?

Di Salvo Barbagallo   Angelino Alfano, siciliano doc (Agrigento, 31 ottobre 1970), dal 22 febbraio 2014 ministro dell’Interno nell’attuale Governo Renzi, sa cosa accade in Sicilia? Sia per il ruolo che ricopre, sia per la sua profonda “sicilianità”, sia perché può contare all’estero (in Sicilia, cioè) su amicizie politiche a livello di “luogotenenti” fidati (Firrarello,Castiglione) che sono in grado di aggiornarlo in tempo reale, siamo convinti che al ministro

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Stato: le trattative “buone” e quelle “cattive”

Di Salvo Barbagallo A quanto sembra, c’è chi agisce per creare (o continuare) una condizione di confusione nel cosiddetto cittadino “qualunque”. Se è vero – e nonostante le smentite, sembrerebbe vero – che il Governo italiano (cioè, lo Stato italiano) ha pagato un riscatto per fare ritornare in patria le due ragazze partite per la Siria per aiutare i rivoluzionari anti Assad, questa operazione andrebbe definita (a tutti gli effetti) “trattativa”. Una trattativa “buona” perché riguardava la vita di due giovani e (come detto da più parti) una vita e soprattutto…

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I terroristi non si fermano, il Belgio reagisce

Stato di allerta anche in Italia Innalzato il livello di allerta antiterrorismo in tutta Europa, Italia compresa, le prime misure cominciano a dare risultati concreti. In Belgio ieri sono state condotte numerose operazioni tra Bruxelles, Verviers e Villvord a seguito di una inchiesta della magistratura su individui sospetti giunti nel Paese provenienti dalla Siria, e pronti a portare a termine attentati in quel Paese.

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Inneggiava al terrorismo su Internet, arrestato

Si era convertito da qualche anno all’islam con il nome di Abdul Wahid as Siquili: un cittadino pesarese di 28 anni è stato arrestato lunedì 23 aprile dalla Digos della questura di Cagliari nell’ambito dell’operazione “Niriya” che ha concluso un’indagine su un gruppo di estremisti islamici che diffondevano su Internet documenti che esaltavano il terrorismo. L’uomo arrestato è accusato di addestramento ad attività di terrorismo internazionale. L’estremista aveva più volte confidato a un ristretto cerchio di internauti di voler partire appena possibile per l’Afghanistan, o verso altri territori di jihad,…

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