Convegno al Consorzio Universitario di Ragusa tema “L’Intelligenza artificiale e l’interazione con l’uomo”

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L’evoluzione delle competenze umane tra valori e intelligenza artificiale. È il titolo del convegno che si è tenuto nell’aula magna del Consorzio Universitario di Ragusa, nell’ambito delle attività formative del corso di laurea in Management delle Imprese per l’Economia Sostenibile che ha richiamato la presenza di numerosi studenti universitari e degli istituti superiori.

Un’occasione che ha permesso di fare il punto anche sulla formazione universitaria ragusana che in «questi anni, grazie alla sinergia tra Università di Catania, Comune di Ragusa e Consorzio Universitario è cresciuta enormemente con risvolti positivi anche in campo scientifico», ha detto in apertura il primo cittadino Peppe Cassì. «Ragusa è ormai una città universitaria e leader anche nel settore dell’Ict con aziende di settore che contano nel proprio portfolio clienti da tutto il mondo», ha aggiunto il sindaco.

«Una formazione in continua crescita e soprattutto di qualità, basti pensare che il corso di laurea Mies è tra i più innovativi in Italia», ha precisato il presidente del Consorzio Universitario di Ragusa, Pinuccio Lavima.

A favorire la crescita del territorio anche il «contributo di Bapr impegnata nello sviluppo socio-economico del territorio», ha aggiunto il presidente Arturo Schininà.

E proprio sul ruolo dell’Università di Catania nel territorio ragusano, il rettore Francesco Priolo ha precisato che «l’ateneo sta lavorando ad un ampliamento dell’offerta formativa sul polo ragusano così come negli altri due poli, quelli catanese e siracusano, grazie alla sinergia con le realtà locali pubbliche e private».

A seguire il rettore Francesco Priolo si è addentrato sul tema del convegno evidenziando come «l’Ia senza dubbio entrerà sempre più a far parte della nostra vita per le sue immense capacità di calcolo, ma l’uomo deve essere sempre in grado di governarla». «È un mezzo innovativo e la sua evoluzione non potrà essere bloccata o frenata, ma l’uomo deve essere in grado di saperla gestire. Il mondo, grazie alla tecnologia e alle sue evoluzioni, è in continuo cambiamento, noi dobbiamo adeguarci e crescere detenendo e utilizzando sempre il pensiero critico», ha aggiunto.

E rivolgendosi ai giovani ha evidenziando come «gli effetti dell’Ia li vivrete appieno» ripercorrendo le diverse tappe dell’evoluzione e innovazione scientifica nel corso della storia dell’uomo: dalla prima rivoluzione industriale basata sulla termodinamica alla seconda fondata sull’elettromagnetismo per poi passare all’invenzione dei semiconduttori e dei chip fino alla “rivoluzione” del digitale.

In particolar modo il rettore ha sottolineato «le innovazioni di oggi e i tempi necessitano figure professionali in grado di evolversi continuamente». «L’Ia è entrata prepotentemente nei rami industriale, aziendale, giuridico, medico e tanti altri ponendo questioni etiche, ma è ovvio che l’uomo deve detenere sempre il pensiero critico per governarla sempre. L’IA non ha consapevolezza umana e quindi è governabile».

A seguire il prof. Pierluigi Catalfo, presidente del corso di laurea Mies, ha introdotto le relazioni successive evidenziando che «la tecnologia della quale disponiamo non ha peso esclusivamente di carattere “quantitativo”, ma ha enormi potenzialità che faranno variare, probabilmente in modo definitivo, il piano di interazione dell’uomo con la realtà in modo certamente significativo e con modalità non ancora sperimentate in precedenza».

A seguire le relazioni del segretario generale della Fondazione vaticana RenAIssance per l’etica dell’IA Andrea Ciucci, dell’Ad di Mondadori Carlo Mandelli, del prof. Salvatore Greco del Dipartimento di Economia e Impresa dell’ateneo catanese, del Cto Lenovo Italia Massimo Chiriatti, dell’Ad RiccaIt di Ragusa Stefano Ricca.

Foto da sinistra Arturo Schininà, Pinuccio Lavima, Peppe Cassì, Francesco Priolo e Pierluigi Catalfo

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