Venerdì 7 luglio alle 20 appuntamento con il ‘padre’ del satellite italiano “Agile”, promosso da Ssc e Accademia Gioenia
Le sfide dell’Astronomia moderna e dell’Astrofisica raccontate da uno scienziato di primo piano, unanimemente considerato il ‘padre’ del satellite Agile dell’Agenzia spaziale italiana, dal 2020 a capo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Sarà il professor Marco Tavani, docente al dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata e Accademico dei Lincei, l’ospite d’eccezione della tradizionale “Lectio Gioenia” che si terrà venerdì 7 luglio alle 20, nell’Odeion “Bonfiglio” di Villa San Saverio, in via Valdisavoia 9.
Introdotto dal rettore Francesco Priolo, dal presidente della Scuola Superiore di Catania Daniele Malfitana e dal presidente dell’Accademia Gioenia Daniele Condorelli, con la moderazione della prof.ssa Grazia Umana, dirigente di ricerca Inaf e socia della ‘Gioenia’, il prof. Tavani affronterà un tema affascinante e di grande attualità, partendo dall’assunto che le osservazioni dell’Universo e le teorie e concezioni a loro legate hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere, in virtù del loro ruolo fondamentale nel determinare il tempo e la stessa localizzazione terrestre. «È singolare – osserva Tavani – che la stessa teoria della gravità che ci permette di studiare i buchi neri lontani sia la stessa che serva per sincronizzare gli orologi dei satelliti utilizzati per la navigazione con i nostri cellulari».
L’Astrofisica è oggi una scienza legata all’innovazione spinta e al progresso industriale, sia da terra che dallo spazio, per l’utilizzo di rilevatori e strumentazioni sempre più sensibili grazie allo sviluppo tecnologico, e l’Italia svolge, in questo settore, un ruolo di primo piano in programmi nazionali e internazionali che vedono impegnata la comunità astrofisica italiana. I temi di ricerca spaziano dal Sole e dall’esplorazione del sistema solare, allo studio delle stelle e delle galassie con la loro evoluzione e alla formazione di stelle di neutroni e buchi neri, fino ad arrivare alla cosmologia influenzata dalla “materia oscura” e dall’“energia oscura” e alla ricerca della vita in pianeti extra-solari. Uno sviluppo quindi straordinario che fa riflettere e che apre enormi prospettive di scoperta per i prossimi 10- 15 anni.
Dopo la laurea in Fisica conseguita nel 1982 all’Università di Roma La Sapienza e il dottorato alla Columbia University di New York, il prof. Tavani ha svolto attività di ricerca e insegnamento in diverse università americane, per rientrare poi in Italia come dirigente di Ricerca prima al Cnr e poi all’Inaf, dove è stato attivo nel settore dell’astrofisica delle alte energie sia dal punto di vista teorico che in programmi osservativi di sorgenti cosmiche da terra e dallo spazio. Dal 1998 è stato Principal Investigator di una missione dell’Agenzia Spaziale Italiana dedicata all’astrofisica dei raggi gamma: lanciato nel 2007 il satellite AGILE è attualmente operativo con molte scoperte fondamentali ottenute.
Nella foto, Marco Tavani