“Oltre, una storia incredibilmente vera”, docufilm di Filippo Finocchiaro

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di Filippo Finocchiaro e Oscar Cincinnato

Il protagonista di questa storia, non è un soggetto tratto da un romanzo o da un film: il personaggio di cui stiamo parlando è una persona comune, una di quelle che potresti incontrare dal panettiere, quando sei sull’autobus o persino in coda dal medico insomma uno di noi: Filippo Bertolo. Il protagonista di questa storia nasce a Catania, città dove lo abbiamo incontrato e dove abbiamo raccolto questa incredibile testimonianza sull’esperienza che ha vissuto e che ci obbliga a riflettere sul labile confine tra la vita e l’aldilà e sulle dinamiche che, a volte, ci fanno oltrepassare momentaneamente tale confine. Filippo Bertolo che fin da bambino ha dimostrato di avere una spiccata sensibilità, ha sempre amato il contatto con la natura e gli animali; la sua sensibilità gli permetteva di vedere il mondo circostante con occhi diversi, forse non del tutto adatti a un bambino. A volte questo suo modo d’essere e di interpretare la realtà che lo circondava lo allontanava dai suoi coetanei, dai loro modi vivere la socialità e limitava la sua capacità di integrarsi con gli altri che non capivano appieno le dinamiche percettive e relativo-esistenziali che influivano sul suo comportamento e sulle modalità con cui comunicava e interagiva con gli altri. Questa sua condizione esistenziale, lo ha sempre indotto a vivere una vita più spirituale, che lo sollecitava a porsi costantemente domande sull’essenza della vita che spesso non trovavano una risposta adeguata.

Capita spesso che le persone che vivono questa particolare dimensione percettiva, rischino di vivere in modalità autistiche i loro rapporti relazionali, facendo correre loro il pericolo di isolarsi da un mondo che non è interessato a comprende le diversità di vissuti esistenziali di soggetti che, di fatto, non si adeguano agli standard che regolano le dinamiche dell’integrazione sociale e che, pertanto, non sono omologati alle esigenze funzionali del sistema sociale. La vita, a volte, offre ad ognuno di noi delle opportunità inaspettate: al nostro protagonista qualcuno lassù stava per esaudire uno dei suoi più profondi desideri. Quando Filippo Bertolo fu in età più matura, la sua strada incrocio quella di un grande maestro indiano Sri Chinmoy che finalmente gli offrì le risposte alle tante domande che da tempo si poneva. Questo incontro gli cambiò la vita e gli permise di iniziare un cammino spirituale che dura tutt’ora anche se il suo maestro ha recentemente lasciato il corpo fisico. Passano gli anni e silenziosamente scivoliamo in epoca Covid-19; tutto ciò ci ha segnato terribilmente, pensando sempre che certi avvenimenti non ci riguardano, ritenendo che siano anni luce distanti dalla nostra quotidianità e che niente possa intaccare la nostra vita quasi perfetta.

La storia che raccontiamo con le immagini e con le parole descrive la drammatica esperienza di un uomo che si ammala e che rischia seriamente di morire, perché una infezione alla sua non più giovane età si è sviluppata in un corpo privato di gran parte delle autonome capacità di reagire all’aggressione del virus; ciò lo ha penalizzato parecchio, e questa infezione polmonare si scatenerà con tutta la sua virulenza a tal punto da farlo entrare in coma e facendogli correre il rischio di non sopravvivere all’infezione. La parte umanamente affascinante di questo racconto di vita reale che ho documentato, è caratterizzata da una serie di incontri, sensazioni e atmosfere che ha vissuto il nostro protagonista in questa dimensione parallela, che possiamo chiamare aldilà o considerarlo uno stato mentale alterato dalla malattia.

Sicuramente in molti potranno pensare che tutto ciò sia prodotto solamente dallo stato di coscienza alterato dovuto al coma; ma non possiamo non porci la domanda del perché queste situazioni si ripetono spesso con le stesse dinamiche nelle varie esperienze di pre-morte che sono state documentate innumerevoli volte? Non possiamo. Inoltre, non porci la domanda sul perché tali esperienze sono vissute in prevalenza da determinate persone con caratteristiche psichiche caratterizzate da una estrema sensibilità? Per capire l’essenza ed il significato di questi vissuti extrasensoriali dovremmo, forse, distaccarci dalla visione materiale del mondo, dalle esigenze economiche e produttive ed iniziare a guardare la realtà con occhi diversi e pensare con strumenti mentali non utilitaristici “Oltre”.

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