All’alba di stamane nella cittadina di La Louviere in Vallonia, nel Belgio, un’auto si è lanciata contro la folla presente a una manifestazione nel corso del Carnevale. La gente era presente per assistere al raduno delle tradizioni maschere, il “rammassage des Gilles”. Subito dopo avere investito gruppi di persone, l’auto si è allontanata, ma è stata intercettata dalla polizia locale.
Il .Comune di La Louviere ha fatto scattare il proprio piano di emergenza. “Abbiamo messo a disposizione delle famiglie il palazzetto dello sport comunale ed è stato attivato anche il servizio di assistenza alle vittime”, ha spiegato il sindaco della cittadina, Jacques Gobert.
La tradizionale festività del Carnevale a La Louviere aveva ufficialmente avuto inizio dopo l’alleggerimento delle regole legate alla pandemia.
A bordo dell’auto piombata sulla folla si trovavano due persone che sono state arrestate: sono nati nel 1988 e nel 1990, sono di La Louvière, non sono noti alle autorità giudiziarie. Lo hanno reso noto le autorità belghe, secondo quanto riporta Rtbf. “Allo stato attuale delle indagini, la pista terroristica non è privilegiata“, precisa Damien Verheyen, vice procuratore del Re.
Il bilancio della tragedia è “estremamente pesante”, secondo quanto riportato dai servizi di pronto intervento. Sei vittime sono morte sul posto, 10 vittime in gravi condizioni sono state trasportate in vari ospedali della regione, 27 persone sono rimaste ferite in modo più lieve. Settanta persone coinvolte dalla tragedia ma non ferite sono state riunite nel palazzetto dello sport di Strépy-Bracquegnies. Non ci sono minori tra i feriti. Il sindaco di La Louvière ha precisato che “tra le 150 e le 200 persone” erano presenti. L’auto è arrivata “a grande velocità” piombando sui presenti alle spalle ed ha colpito “un numero importante di persone”. Intanto si è appreso che il re del Belgio, Filippo e il premier Alexander De Croo si recheranno sul posto alle 16 per incontrare i parenti delle vittime e ringraziare i servizi di soccorso. Saranno accompagnati dalla ministra dell’Interno Annelies Verlinden e dal premier wallone, Elio Di Rupo.