La società di rating Standard & Poor’s ha declassato l’Unione Europea, in proposito il premier Enrico Letta dichiara che “L’Unione Europea non merita un declassamento“. “Queste valutazioni arrivano sempre con un tempismo credo non casuale. Oggi però le risposte che l’Europa dà vanno nella giusta direzione“. “È un segnale che non va sottovalutato. Oggi la risposta arriva» con l’unione bancaria.“
Intanto il governo incassa la fiducia sulla legge di Stabilità e Letta spiega che “non è una legge di stabilità in rottura con tutti. Ognuno ha caricato di aspettative che non possono portare tutte a un risultato in questa legge di stabilità. So che fare scelte imprudenti è un errore che non mi sento di far correre a questo Paese. Non c’è solo il chiedere e poi c’è il governo che stampa moneta, bisogna rendersi conto della situazione e che sulla legge di stabilità c’è un equilibrio, aggiustato al Senato e alla Camera. Ma oggi la legge di stabilità dà moltissime risposte che vanno nella direzione giusta. Anche io vorrei ci fosse di più ma è quello che faremo l’anno prossimo“.
E sui conti pubblici è diretto: non serve babbo natale. Meglio, dichiara che: “Lo dico a chi in Italia anziché un padre di famiglia vorrebbe Babbo Natale: io mi assumo la responsabilità della prudenza del buon padre di famiglia perché so che fare scelte che siano imprudenti è un errore e io non mi sento di far correre all’Italia rischi che ha corso qualche tempo fa quando si raccontava che tutto era possibile“
E infatti pare che ciò che manchi sia quel “buon padre (e madre aggiungiamo) di famiglia” già definito che con criterio riesca a compensare le mancanze di una politica da quarant’anni assente e peggio sprecona e talvolta ladra.
Luigi Asero