Conte alla Camera, Lega abbandona, FdI assente

Fratelli d’Italia assente in aula alla Camera per l’informativa del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio Ue. Solo Wanda Ferro ha preso la parola per il partito di Giorgia Meloni. I deputati della Lega, invece, hanno abbandonato l’aula. “Dietro Piero Fassino i banchi vuoti dell’opposizione autoesclusa, Fdi e Lega, che parla ed esce senza ascoltare la replica del Presidente del Consiglio, mentre Fi resta in Aula a discutere con la maggioranza“, scrive su Twitter il deputato del Pd Stefano Ceccanti pubblicando la foto dei banchi vuoti. Anche al Senato Fdi…

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Migranti, il grande imbroglio

Di Salvo Barbagallo Tiene banco la questione migranti, i mass media fanno a gara per riportare le opposte dichiarazioni sia di esponenti del governo, sia delle cosiddette opposizioni. Maroni riesce, con le sue affermazioni, a scatenare le polemiche senza, probabilmente, rendersi conto di portare acqua al mulino del premier Matteo Renzi che riesce a fare buon uso delle contraddizioni che l’argomento provoca. A voler fare “fantapolitica”, dovremmo dire che si assiste a una sorta di gioco delle parti, dove le “parti” fanno a gara a chi le spara più grosse…

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Alunni della storia svogliati, smemorati, distratti: noi gli occidentali

di Guido Di Stefano Da secoli noi occidentali pratichiamo la “non nobile” furbizia della guerra “ibrida”, in cui siamo maestri: disinformazioni, armi, violazioni di trattati, repentini voltafaccia o (addirittura) tradimenti, sommosse “quasi” spontanee  i nostri strumenti, potenziati da uno spietato manicheismo, stratificato al punto che in  troppi “vertici” nostrani  è diventato genetico. Noi siamo i buoni, i giusti, i democratici, i civili; gli altri sono i cattivi, gli ingiusti, i tiranni, i barbari.

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Per chi suona la campana

di Guido Di Stefano    Ernst Hemingway  non pose solo la domanda nel 1940, ma scrisse anche la risposta: “ … e allora non chiedere mai per chi suona la campana. Essa suona per te”. E in quel “te” siamo tutti noi, tutti gli occidentali del  XX e del XXI secolo.     Da oltre cento anni risuonano i rintocchi “a morto” di una campana sempre più gigantesca, sempre più fragorosa perché stiamo diventando  (o lo siamo dall’origine) i peggiori sordi, cioè quelli che non vogliono sentire.

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Il popolo siciliano e quello italiano non hanno voluto

di Guido Di Stefano    I due popoli non hanno voluto! Quando si potevano costruire  “la meravigliosa nazione di Sicilia o almeno lo stato federato di Sicilia” e la grande nazione d’Italia non hanno voluto! E ora, anche quando lo volessero non potrebbero proprio:  quello che era già arduo è diventato fantascientifico e l’irto sentiero allora appena tracciato sta per essere definitivamente cancellato o forse è già un lontano miraggio.

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Senza opposizione muore anche la speranza

di Guido Di Stefano    Ci riferiamo all’opposizione ragionata, ponderata, costruttiva; a quella che mira ad interagire con i poteri tramite confronto, dialogo, comprensione per elaborare insieme le soluzioni migliori per le genti, per l’umanità. Non vogliamo affatto difendere l’opposizione becera del “no” fine a se stesso o peggio ancora del “no” perché la giusta idea è stata concepita dagli “altri”, trattati come nemici e non come interlocutori.

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Prima di tutto l’Uomo

Riflessioni a margine di un “j’accuse” del “The New York Times”  di Guido Di Stefano    Sono parole di Nazim Hikmet-Ran, poeta turco naturalizzato polacco e residente anche a Mosca dove morì, rese eterne nella “lettera al figlio”, una poesia che è un vero testamento spirituale per tutta l’umanità. Comunista romantico o rivoluzionario romantico è stato definito. Noi aggiungiamo: un uomo libero,

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