Commemorate a Favignana le 101 vittime del bombardamento del 6 maggio del 1943

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Vice sindaco Galuppo: “In guerra non esistono né vincitori né vinti, da una guerra si esce tutti sconfitti”

L’Amministrazione comunale di Favignana ha ricordato oggi le 101 vittime del bombardamento del 6 maggio 1943. Questa mattina, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, il vice sindaco Ignazio Galuppo ha deposto una corona d’alloro dinanzi la lapide che commemora il triste evento. Alla celebrazione hanno partecipato anche l’assessore Monica Modica e i consiglieri comunali Pietro Giangrasso e Maria Sinagra e una scolaresca dell’Istituto “Antonino Rallo” di Favignana.

“Il bombardamento del 6 maggio del 1943 causò una vera e propria strage tra la popolazione civile”, ha detto il vice sindaco nel corso del suo intervento. “Persero la vita 101 persone, bambini, donne, anziani. Oggi come allora la situazione internazionale è drammatica. Diversi governi sono in conflitto. Le diplomazie mondiali stanno lavorando al fine di risolvere le tensioni in corso ed evitare che ne sorgano di nuove. Lo stesso Papa Francesco si muove in prima linea a tutela dei diritti e dei valori umani. Lanciamo un appello accorato a chi detiene il potere di attivare azioni belliche affinché la tutela della vita umana prevalga sempre e comunque. Per queste ragioni – ha concluso il vice sindaco – oggi è necessario affermare con forza ciò che recita l’articolo 11 della nostra Costituzione: l’Italia ripudia la guerra. Perché in guerra non esistono né vincitori né vinti, da una guerra si esce tutti sconfitti”. 

 

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