Studenti, docenti e personale universitario, grazie alla convenzione siglata stamattina, potranno fornire aiuto all’Help Center di piazza Giovanni XXIII
È stata siglata stamattina, al Palazzo centrale dell’ateneo catanese, una convenzione che permetterà a studenti, docenti e personale tecnico di dare il proprio supporto alle quotidiane attività di volontariato svolte all’Help Center di Piazza Giovanni XXIII (Stazione) relative alla preparazione e servizio di pasti per le persone più bisognose della nostra città.
Azioni di terza missione che potranno essere svolte grazie all’intesa tra il Dipartimento di Economia e Impresa e la Caritas Diocesana di Catania siglata dal rettore Francesco Priolo e dal direttore della Caritas don Nuccio Puglisi alla presenza dell’arcivescovo metropolita mons. Luigi Renna e del vicedirettore della Caritas, don Salvatore Pappalardo.
Presenti alla firma, inoltre, la prorettrice Francesca Longo, il direttore del Dei Roberto Cellini e il prof. Livio Ferrante, referente dell’iniziativa, insieme con diversi studenti che hanno partecipato ad alcune attività di volontariato avviate nell’ottobre scorso.
L’attività, che ha già visto coinvolti in maniera sperimentale oltre 40 studenti del Dipartimento di Economia e Impresa, si prefigge di fornire un aiuto concreto e costante al nostro territorio, proponendo una esperienza altamente formativa per tutti i partecipanti.
Il rettore Francesco Priolo, nel ringraziare la Caritas Diocesana, ha evidenziato «l’importante opportunità di crescita e formazione alla vita per le studentesse e gli studenti dell’ateneo collaborando con altri giovani nell’aiutare i più bisognosi».
«Un ringraziamento particolare alle studentesse e agli studenti che hanno già fatto da apripista in questi mesi “promuovendo” così la convenzione stessa – ha aggiunto -. Essere studenti del nostro ateneo non è soltanto frequentare le lezioni e sostenere gli esami, ma anche diventare soggetti responsabili con un senso di comunità per questa città e per la società».
«La firma della convenzione tra l’Università e l’Arcidiocesi si colloca nel contesto di una attenzione al territorio e alla sua complessità che vede convergere le finalità che animano le due istituzioni – ha detto mons. Luigi Renna -. Non solo si vuole fare sì che ci sia un presidio ulteriore contro la dispersione scolastica, ma si intende anche coinvolgere i giovani universitari che, nel periodo della loro formazione umana e professionale, diventano quei ‘poeti sociali’, così li definirebbe papa Francesco, che pensano un mondo in cui la disuguaglianza sia sconfitta, a partire dall’ educazione che rompe l’anello di una eredità di povertà che si perpetua per molti da generazioni. Un grazie al rettore Francesco Priolo, al direttore del dipartimento, alla direttrice dell’ufficio diocesano di contrasto alla dispersione che hanno lavorato a questo accordo».
«Siamo davvero felici per questo passo così importante, per questo concerto d’intenti che ci coinvolge in modo così straordinario e solo apparentemente trasversale – ha aggiunto il direttore Caritas diocesana di Catania, don Nuccio Puglisi – perché gli studi di alto livello accademico, e in modo particolare quelli di economia, possono diventare una voce importante nella risoluzione delle criticità sociali, come del resto il linguaggio della carità oggi più che mai si impone come istanza culturale, poiché presuppone una universale condivisione di valori. L’auspicio è che iniziative come queste, per cui ringraziamo di vero cuore il rettore, prof. Francesco Priolo, ispirino e modellino altre iniziative volte ad una crescita sempre più unitaria e sodale della nostra società».
Il turno di servizio si compone di due diversi momenti: la preparazione dei pasti (che viene svolta dalle 15 alle 17,30) e il servizio degli stessi (dalle 17,30 alle 19,30). Sarà data inoltre possibilità di recarsi insieme all’Unità di strada per la distribuzione dei pasti ai senza fissa dimora che hanno difficoltà a raggiungere i locali della mensa.
Nella foto, Unict Caritas