Catania ferita si rialza

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“I danni sono molto ingenti. A Catania e provincia abbiamo avuto distacchi di energia elettrica che hanno superato le otto ore, addirittura alla Plaia la luce è mancata per tre giorni consecutivi. Pensate a tutte le attività che hanno avuto frigoriferi e freezer con merce ed alimenti vari totalmente deteriorata e gettata. Stiamo aprendo un canale con ‘E-Distribuzione’ per capire cosa farà per intervenire anche economicamente per tutte quelle attività che non hanno potuto svolgere la loro funzione”. Lo afferma a Francesco Bianco per AdnKronos il Presidente regionale di Fipe Confcommercio in Sicilia, Dario Pistorio, in merito ai recenti black out di luce ed acqua che hanno pesantemente colpito diverse zone etnee.

“Va ricordato – aggiunge-che c’è stato un disagio dell’intera città di Catania perché mancando anche l’acqua pure il turismo ne ha risentito. Pensate ad esempio ad un turista che arrivando in città con 45 gradi, andava in albergo e non trovava l’acqua e l’aria condizionata. Cosa avrebbe dovuto fare? Io sarei andato via”. “Non abbiamo ancora un termine economico per quantificare i danni che sono, comunque, notevoli e che francamente non ci volevano dopo quelli passati del Covid. Parliamo in ogni caso di milioni di euro. Eppure – evidenzia Pistorio – ci troviamo sempre a dover subire senza, al momento, reagire”. “Non dimentichiamo infine che se aggiungiamo anche i problemi all’aeroporto di Catania e i recenti incendi – conclude- ci si può ancor più rendere conto di quanto inventi siano i danni al nostro comparto”.

Intanto l’arcivescovo Monsignor Luigi Renna parla anche di realtà virtuose. “In un momento così particolare in cui tutta la Sicilia vive momenti di criticità enormi dovute ad impreparazione di fronte a fenomeni che hanno colto tutta l’Italia, sentiamo di dire che ci sono tante realtà virtuose, soprattutto per quanto riguarda le emergenze. In tal senso ci sarebbe una lunga lista di ringraziamenti da fare. In primis i vigili del fuoco, come già fatto dai vescovi siciliani, che hanno salvato le nostre popolazioni”. Lo afferma Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania. “Non dimentichiamo poi gli ultimi, che non hanno voce e che continuano a sbarcare sulle nostre coste siciliane e trovano accoglienza. La Prefettura – aggiunge- che ha investito la Protezione civile, la Caritas e la Croce rossa che stanno facendo tanto per accogliere questi nostri fratelli in cerca di speranza. La struttura di via Forcile e’ un luogo nel quale Catania manifesta la sua solidarietà verso chi viene per poi ripartire e cercare un futuro migliore”.

“È la stessa solidarietà – continua- che ci auguriamo animi la nostra città nella risoluzione di tante problematiche che in questo momento sono emergenti a causa del gran caldo e della povertà delle nostre infrastrutture. Guardiamo al futuro con speranza”.

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