Addio a Francesco Nuti

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È morto Francesco Nuti. L’attore e regista toscano aveva 68 anni. Si è spento dopo tanti anni di sofferenze a seguito di una tragica caduta dalle scale di casa nel lontano 3 settembre 2006. Subito soccorso, fu operato d’urgenza al policlinico Umberto I di Roma dove rimase oltre due mesi in coma. Dopo la stabilizzazione iniziò un lungo periodo di riabilitazione neuromotoria che non riuscì però a renderlo autosufficiente.

Il 7 dicembre 2019 ha ricevuto il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 “Alla carriera”, ritirato dalla figlia Ginevra (la stessa che oggi ne ha dovuto tristemente annunciare il decesso presso la struttura sanitaria di Villa Verde dove era ormai ricoverato in lungodegenza) in occasione della serata evento, che risulta così essere il primo riconoscimento alla carriera assegnatogli nella sua storia cinematografica e artistica.

Artisticamente diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi – gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci sul finire degli anni settanta. Nel 1982, abbandona il trio, che di lì a tre anni si scioglierà definitivamente, ed inizia una carriera cinematografica “solista”, prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c’è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli conferiscono una certa notorietà, in particolar modo il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d’argento come migliore attore protagonista.

In seguito, passa anche dietro alla macchina da presa ed esordisce, come regista, con Casablanca, Casablanca (1985), ideale séguito di Io, Chiara e lo Scuro, grazie al quale vince il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián ed il secondo David di Donatello come miglior attore. Realizza, tra la seconda metà degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, altre pellicole di grande successo: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).

Nello stesso periodo si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso poi nel 1992.

Foto: di sconosciuto - http://www.giffoniff.it/pageview2.php?i=2314&sl=1, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=3204930

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