Ore di ansia per la bambina rapita a Tremestieri Etneo

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Notte in caserma per i genitori della piccola Elena, ascoltati anche familiari e amici
Notte in caserma per i genitori della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di quattro anni, rapita ieri pomeriggio da tre uomini incappucciati mentre la bimba era con la madre a Tremestieri, nel catanese. Sono stati ascoltati sia i genitori che i familiari della bambina e alcuni amici di famiglia. Fino a questo momento non c’è traccia della piccola. A lanciare l’allarme è stata la madre che ieri pomeriggio si è presentata presso la tenenza di Mascalucia per denunciare il rapimento della figlia. Madre e figlia erano appena uscite dall’asilo quando tre uomini incappucciati, come racconta la donna, di cui uno armato, hanno portato via la bambina. Ieri sera il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha detto che si esclude al momento una finalità di riscatto. E allora ci si chiede cosa c’è dietro quel rapimento.

In diversi post su Facebook si legge che sarebbero state “tre le persone, incappucciate a bordo di un’auto di cui non si conosce targa e colore” ad aver rapito “intorno alle ore 15” di oggi “la bimba”. La notizia visibile su internet è anche accompagnata dalle generalità e da una foto della piccola. La Procura etnea, intanto, ha confermato il rapimento.

Alcuni vicini di casa, nella zona residenziale di Mascalucia con tante villette, sbigottiti e preoccupati, raccontano di una famiglia serena. Da quanto si è appreso, il nucleo familiare vivrebbe insieme ai nonni della bimba e non è dato sapere, al momento, se vi siano dissidi familiari, per quanto non è stato escluso che i genitori della piccola non sarebbero al momento conviventi.

I carabinieri, intanto, hanno tra l’altro acquisito e visionato anche dei video di sistemi di sorveglianza a Piano Tremestieri e anche nell’asilo frequentato dalla piccola. Rilievi ulteriori sono stati eseguiti pure da militari del Ris di Catania su alcune auto ritenute in qualche modo coinvolte nelle indagini. I genitori e i familiari della piccola sono stati sentiti dai carabinieri per ricostruire dinamiche e frequentazioni che potrebbero essere utili alle indagini. Gli investigatori escludono che il sequestro sia opera della criminalità organizzata.

Al momento, oltre la madre, non vi sarebbero testimoni. Due scatti della bimba sono stati diffusi in serata dalla Procura perché ritenuti utili alle indagini. Una delle due foto è odierna e ritrae la piccola in un’immagine riflessa, con una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloncini gialli.

https://51d3eb9ce9af44ca9aad3e49b0f8b555.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html “Sono ore di grande ansia per la nostra comunità e sono personalmente sconvolto da questa notizia. Ho parlato più volte in queste ore con il capitano dei carabinieri della tenenza di Mascalucia al quale ho chiesto maggiori dettagli e notizie. Le uniche cose che mi ha riferito che stanno indagando”. Lo afferma il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra.

“Personalmente -aggiunge il sindaco- mi sono messo a disposizione per ‘aiutare’ le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga bensì di altro, probabilmente, dinamiche familiari”. “La cosa che mi sconvolge, ho la pelle d’oca mentre parlo – conclude Enzo Magra- e’ che per qualsivoglia vicenda sia potuta accedere e che ci auguriamo possa risolversi al meglio e nel tempo più breve possibile, non si possono mettere in mezzo bambini innocenti che poi piangono per l’intera vita traumi di tal genere. Speriamo vada tutto bene”.

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