Il governo USA declassifica i documenti su avvistamenti UFO

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Ufo, novità in arrivo? John Ratcliffe, ex direttore della National Intelligence, annuncia la diffusione di documenti declassificati dal governo degli Stati Uniti. “Ci sono molti altri avvistamenti rispetto a quelli che sono stati resi pubblici”, ha detto in un’intervista a Fox News. “Alcuni sono stati declassificati E quando parliamo di avvistamenti, stiamo parlando di oggetti che sono stati avvistati da piloti della Marina o dell’Aeronautica. Oppure, sono stati ripresi in immagini satellitari. Si tratta di manovre che francamente sono complicate da spiegare”, ha detto rispondendo alle domande di Maria Bartiromo, che ha indicato la data del primo giugno per la declassificazione dei documento. Ratcliffe ha fatto riferimento a “movimenti che sono difficili da replicare, non abbiamo la tecnologia per farlo”. L’ex funzionario ha menzionato “velocità che superano il muro del suono senza il boom sonico”. Le sue parole sono arrivate dopo la diffusione di 3 video da parte del Pentagono in relazione a “fenomeni aerei non identificati”.

I filmati, registrati dalle telecamere installate su velivoli della marina dotati di sistemi a infrarossi, mostrano ombre scure che fluttuano in cielo e talvolta accelerano a velocità elevatissima. Il senatore Harry Reid, in un tweet, ha evidenziato che i 3 video rappresentano sostanzialmente la punta dell’iceberg delle informazioni a disposizione del governo. “Gli Stati Uniti -ha scritto il senatore- devono esaminare tutto questo in modo serio e scientifico e valutare qualsiasi implicazione potenziale per la sicurezza nazionale. Il popolo americano deve essere informato”. Per Ratcliffe, il quadro è più complesso rispetto a quanto si pensi: gli avvistamenti sono avvenuti “in tutto il mondo”.

“Quando parliamo di segnalazioni, non si tratta solo di un pilota, di un satellite di qualche fasciolo di intelligence. Normalmente abbiamo numerosi sensori che individuano” questi fenomeni. “Alcuni sono semplicemente senza spiegazione e sono più numerosi rispetto a quelli che sono stati resi pubblici”. Le autorità, ha aggiunto, puntano fondamentalmente ad “una spiegazione plausibile”. “Il meteo può causare perturbazioni. A volte ci chiediamo se i nostri avversari non abbiamo tecnologie più avanzate rispetto a quanto pensiamo o rispetto a quanto abbiamo a disposizione. Ma ci sono situazioni per cui non abbiamo valide spiegazioni relative a quello che abbiamo visto”.

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