“I settantacinque fogli” inedito di Proust sarà pubblicato a marzo

Condividi questo articolo?

Il manoscritto perduto di Marcel Proust (Parigi, 1871-1922), il romanzo che prefigurava una sintesi della monumentale “Alla ricerca del tempo perduto”, sarà pubblicato per festeggiare il 150esimo anniversario della nascita dello scrittore francese. “Les soixante-quinze feuillets” (I settantacinque fogli), come recita il titolo dell’opera inedita, è riapparso pubblicamente solo nel 2018 quando l’editore francese Bernard de Fallois, alla sua morte, ha lasciato l’autografo in eredità alla Biblioteca Nazionale di Francia.

Il romanzo misteriosamente scomparso di Proust, ha annunciato oggi il quotidiano parigino “Le Figaro”, sarà pubblicato il prossimo 18 marzo da Éditions Gallimard, storico editore del romanziere.

Il manoscritto mostra la genesi di personaggi, luoghi e vicende del capolavoro “À la recherche du temps perdu”, pubblicato in sette volumi tra il 1913 e il 1927. L’imedito, spiega Gallimard, permette di decifrare la costruzione della “cattedrale letteraria” proustiana, conoscendo l’idea primigenia della grandiosa opera. Il 75 fogli furono scritti tra la fine del 1907 e il 1908 e verranno raccolti in un volume con altri manoscritti inediti datati dal 1895 al 1912. L’edizione critica del volume sarà presentata e annotata da Nathalie Mauriac-Dyer, pronipote di Robert Proust, fratello del romanziere. Jean-Yves Tadié, biografo di Proust, firmerà la prefazione.

Les soixante-quinze feuillets” erano scomparsi dagli anni ’30 del ‘900. Per gli amanti e gli studiosi del grande romanziere francese si tratta di una sorta di ‘Sacro Graal proustiano’. I 75 fogli di grande formato erano diventati leggendari proprio perchè dati per introvabili. L’unica traccia che esisteva era l’allusione fatta ad essi da Bernard de Fallois, nel 1954, nella prefazione al volume “Contre Sainte-Beuve”.

“Les soixante-quinze feuillets” furono scritti in gran parte nel 1908, periodo in cui Proust maturò l’idea del suo grande ciclo romanzesco, che aveva sommariamente abbozzato l’anno precedente. “Essi non solo consegnano la versione più vecchia di ‘Alla ricerca del tempo perduto’. Le chiavi di lettura che lo scrittore ha disseminato in questi fogli danno accesso alla primitiva cripta proustiana”, spiega sempre l’editore Gallimard.

Nel manoscritto svelate figure e scene, tra cui la nonna in giardino, il bacio serale, le passeggiate a Méséglise e Guermantes, i sogni postumi, Venezia e la camera da letto di Balbec. Il primo capitolo di queste pagine inedite, intitolato “Una serata in campagna”, ruota attorno alla nonna di un giovane narratore. Le prime frasi danno il tono del racconto: “Avevamo portato le preziose poltroncine di vimini sotto la veranda perché stava cominciando a cadere qualche goccia di pioggia e i miei genitori, dopo aver lottato un secondo sulle sedie di ferro, erano tornati a sedersi al riparo. Ma mia nonna, i capelli brizzolati mossi dal vento, ha continuato la sua camminata veloce e solitaria per i viali perché ha scoperto che si va in campagna per stare all’aria ed è un peccato non divertirsi”.

Grande collezionista di autografi proustiani, Bernard de Fallois ha fatto pubblicare postumo dalle sue Éditions de Fallois nel 2019 un’altra chicca: “Le Mystérieux Correspondant et autres nouvelles inédite”, testi scartati da Proust quando dette alle stampe il suo primo libro nel 1895, “Les Plaisirs et les Jours”. Il libro verrà ristampata in edizione tascabile dal Folio il prossimo 4 aprile.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.