Illeciti ambientali in Sicilia: nel 2020 cinque arresti e 185 denunce

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2020 consuntivi Sicilia. Oltre 1.300 controlli, 185 persone denunciate per violazioni ambientali, 5 arrestate e 71 sequestri. E’ in estrema sintesi il bilancio dell’attività dei carabinieri forestali del Centro anticrimine natura di Palermo condotta nell’arco dell’anno appena trascorso. Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 163 che hanno portato a elevare sanzioni amministrative per circa 190.000 euro. Particolarmente attivo è stato il Nucleo Cites di Palermo, la cui competenza si estende anche alle province di Trapani, Caltanissetta e Agrigento che, oltre a svolgere i controlli sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna in via di estinzione, ha svolto un’incessante attività di controllo sia sul territorio che nei negozi di animali ed antiquari. 

Significativo il contributo al contrasto del fenomeno del bracconaggio svolto con costanti controlli sulle aree maggiormente battute dai cacciatori nonché all’interno delle aree protette dove l’esercizio dell’attività venatoria non è consentito. Il nucleo Investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale nell’ambito delle province di competenza (Palermo, Trapani ed Enna), invece, ha svolto diverse indagini, portando alla luce attività illegali legate all’inquinamento ambientale e al traffico di rifiuti come la recente operazione ‘Pit-Stop’ che ha consentito di interrompere un traffico illecito di rifiuti e di altri reati minori che coinvolgeva 38 persone. Il reparto, gerarchicamente dipendente dal Comando regione carabinieri forestale di Reggio Calabria, è composto da trenta uomini che operano nelle articolazioni del Centro anticrimine natura carabinieri con sede a Palermo e Trapani e all’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino.

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