Chiesa americana divisa su Biden

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Chiesa americana divisa sul 46esimo Presidente Usa Joe Biden. Il messaggio del presidente della Conferenza episcopale americana, Josè Gomez, al nuovo inquilino della Casa Bianca, rischia di portare frizioni anche all’interno della comunità ecclesiale americana.

In una lunga dichiarazione riportata dal Sir , l’arcivescovo di Los Angeles assicura le sue preghiere a Biden chiedendo a Dio che al nuovo leader americano “conceda saggezza e coraggio per guidare questa grande nazione, che lo aiuti a superare le prove di questi tempi, a guarire le ferite causate da questa pandemia, ad alleviare le nostre intense divisioni politiche e culturali e a riunire le persone per una rinnovata dedizione agli scopi fondanti dell’America: essere una nazione impegnata per la libertà e l’uguaglianza per tutti”.

Il presidente dei vescovi chiarisce poi la posizione della Chiesa spiegando che “i vescovi cattolici non sono attori di parte nella politica della nazione” e che i loro giudizi e le loro posizioni “non si allineano perfettamente con le categorie politiche, di sinistra o di destra, o con le piattaforme dei nostri due principali partiti politici”.

“Noi vescovi – prosegue monsignor Gomez – lavoriamo con ogni presidente e ogni Congresso. Su alcune questioni ci troviamo più dalla parte dei Democratici, mentre su altre ci troviamo dalla parte dei Repubblicani”. Quindi l’affondo: “Devo sottolineare  che il nostro nuovo presidente si è impegnato a perseguire determinate politiche che faranno avanzare il male morale e minacceranno la vita e la dignità umana, in maniera più grave in materia di aborto, contraccezione, matrimonio e genere”. Monsignor Gomez ha espresso quindi la “grave preoccupazione” per “la libertà della Chiesa e la libertà dei credenti di vivere secondo coscienza”.

Immediata la reazione del cardinale di Chicago, Blaise Cupich che ha definito la dichiarazione della Conferenza episcopale “sconsiderata”, aggiungendo che “non ci sono precedenti per farlo” e che la dichiarazione, “così critica nei confronti del presidente neo eletto, è stata una sorpresa per molti vescovi, molti dei quali l’hanno ricevuta poche ore prima che fosse rilasciata” ai media. Il cardinale di Chicago, molto vicino a Papa Francesco, ha sottolineato il desiderio e l’urgenza di “contribuire a tutti gli sforzi, in modo che, ispirati dal Vangelo, possiamo costruire l’unità della Chiesa e intraprendere insieme il lavoro di guarigione della nostra nazione in questo momento di crisi”. 

Il cardinale di Newark Joseph Tobin ha invitato a dare una chance al nuovo presidente, a “non usare parole dure e a non interrompere ogni comunicazione con il presidente”. (AdnKronos)

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