I nostri pescatori sono liberi”. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, annuncia la liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati in Libia per oltre 100 giorni. “Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia”, scrive Di Maio su Facebook. Il premier pubblica una foto dei pescatori con un messaggio eloquente: “Buon rientro a casa”.
Conte e Di Maio, a quanto si apprende da autorevoli fonti, sono volati stamani verso Bengasi. Proprio il blitz in Libia avrebbe portato il premier a posticipare il vertice con la delegazione di Italia Viva, capitanata dal leader ed ex premier Matteo Renzi, inizialmente in programma per questa mattina alle 9 e poi posticipato alle 19 di questa sera.
“Siamo felici, i nostri pescatori sono in questo momento a bordo dei loro pescherecci, anche se non sappiamo se torneranno con quelli in Italia”, dice all’Adnkronos il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci.
Intanto, una folla di amici e parenti si è radunata davanti al Comune di Mazara del Vallo in attesa di avere notizie ufficiali. Il sindaco Quinci è in contatto continuo con la Farnesina.
“Sono felicissima, non sto nella pelle. Dopo tutti questi giorni e dopo tante illusioni, appena l’ho saputo stamattina ho pianto. Ancora non ho potuto parlare con lui. Non ci sono parole per esprimere le emozioni che sento”. A dirlo all’Adnkronos è Naoires Ben Haddada, la figlia del secondo motorista del Medinea, uno dei due pescherecci sequestrati lo scorso primo luglio dalle milizie di Haftar e liberati oggi. Naoires, che ha 22 anni, si trova a Mazara del Vallo, nel Trapanese, la madre e la sorella più piccola di 20 anni nei giorni scorsi erano tornate a Montecitorio a protestare.
“L’emozione è davvero troppo grande. Incredibile finalmente questa notizia e arrivata e adesso papà torna a casa”, ha detto con la voce rotta dall’emozione, è Insas Gemmali, la figlia di Farhat uno dei 18 pescatori. Un’attesa durata oltre 100 giorni “lunghi”, sottolinea Insas all’Adnkronos, “ma durante i quali non abbiamo mai perso la speranza. Oggi l’ho sentito. Mi ha detto che stava tornando, che stavano salendo a bordo, e anche lui era molto emozionato”. Ad aspettare papà – “che dovrebbe arrivare entro domenica” dice – ci sono anche la mamma, due sorelle e un fratellino piccolo di due anni. “Abbiamo detto anche a lui che papà sta tornando a casa – racconta – ed era felicissimo”. il rilascio immediato dei loro cari. Cosa gli dirò appena lo riabbraccerò? “Che non deve più tornare a lavorare, che deve restare sempre con me”, conclude.