L’Arte si mette in gioco

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Una rivoluzione digitale che si batte per la liberazione degli artisti confinati nelle “gabbie” imposte dalla pandemia da Covid 19. Una piazza del quartiere romano di Centocelle, ricreata in realtà virtuale, disseminata di totem tramite i quali si può accedere gratuitamente a performance e spettacoli in live streaming. È Arte-19 | Virus Virtual Reality Game, il gioco interattivo ideato, progettato e sviluppato dall’associazione non profit Fusolab 2.0. Il progetto triennale, vincitore del bando Estate Romana 2020-2021-2022, sperimenta il connubio tra arte e tecnologia declinandolo in un linguaggio ibrido, formato dal binomio reale/virtuale. Sono già più di 250 i giocatori arruolati sulla piattaforma “pirata” rivoluzione che hanno risposto agli appelli diramati sui canali social.

Dopo aver scelto un “nome di battaglia”, fatto il “tampone” virtuale e essersi fotografati con la mascherina che compare selezionando il filtro arte19vvr nelle Instagram Stories, i giocatori entrano nella resistenza del VVR. La campagna di arruolamento prosegue fino al prossimo 25 novembre mentre la manifestazione, che fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, si svolgerà esclusivamente online da giovedì 26 a lunedì 30 novembre dalle 21 alle 23 per le performance e tra le 17 e le 18,30 per workshop e lectures.

CRiB con Alsina Mandarina e Verde Lima, Guildor, Mara Oscar Cassiani, William Ansaldi/ Chiara Pacioni/Angela Sanseviero/Alessandro Mignacca, Flxer Team + Ipologica, Luca Miranda, Maria Chiara Gagliardi. I 12 artisti, scelti dai curatori Valentina Tanni, Roberto Di Maio e Gianluca Del Gobbo, sono protagonisti di 7 performance in 5 giorni di festival. La gamification coinvolge il pubblico in un’esperienza immersiva, nonostante il difficile momento connotato da distanziamento sociale e coprifuoco. “L’intero comparto della cultura si è fermato per mitigare la diffusione dei contagi e un tassello essenziale del sistema economico del Paese, responsabile della fondamentale funzione di collante sociale, è rimasto paralizzato. È necessario reagire -sottolineano i promotori- proponendo alternative che, rispettando il distanziamento fisico, possano colmare la preoccupante distanza sociale che si sta creando”. (AdnKronos)

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