Motta Camastra restituisce altri tratti storici

Condividi questo articolo?

di Gaetano Consalvo

È trascorso più di un anno dall’evento promosso dall’Istituto per la cultura Siciliana sul tri-centenario della battaglia di Francavilla tenutosi a Motta Camastra il 23 giugno 2019.

Moltissimi nuovi elementi storici sono emersi da quell’incontro. Per primo l’importanza del ruolo di Motta Camastra nella battaglia ed il ritrovamento della lapide funeraria del generale Ferdinando di Wolqkenstein caduto in quel frangente e sepolto nella chiesa madre di Motta. Inoltre nell’esaminare le antiche carte dell’epoca ci si è incuriositi per la presenza di un’antica strada d’ accesso al paese più volte menzionata e chiaramente riportata nelle vecchie incisioni. Recentemente a seguito di numerose escursioni, con la collaborazione e le preziose indicazioni di alcuni personaggi locali, siamo riusciti ad individuare con precisione questa incredibile strada. Conservatasi miracolosamente intatta e protetta nel tempo a causa della foltissima vegetazione che la avvolta. Ne segnaliamo l’importanza della scoperta oltre che dal punto di vista storico naturalistico e paesaggistico di rara bellezza e sopratutto perché riteniamo facesse parte di una complessa rete viaria dell’isola dell’antichità attraverso cui transitavano eserciti pellegrini commercianti con le più svariate mercanzie. Pertanto al fine di una doverosa tutela invitiamo codesta Sovrintendenza ad effettuare dei sopralluoghi al fine di accertare l’effettivo valore del ritrovamento. In particolare evidenziamo l’integrità e la buona conservazione del selciato ed il buono stato di conservazione dei muri laterali di contenimento. Lungo tutto il tragitto si evidenziano strutture di antichi palmenti, frantoi e mulini ad acqua con interessanti resti di macine sparse su tutto il percorso.

Inoltre abbiamo notato dei vecchi ruderi posti in posizione dominante sul sentiero da cui si poteva controllare tutto il percorso. Sicuramente erano delle stazioni di vedetta o corpi di guardia militari atti ad assicurare la sicurezza dei viandanti, probabilmente pagando anche un pedaggio che costituiva una risorsa economica per il signore del castello.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.