“Tagliare i fondi per Birgi è un attentato al rilancio dell’aeroporto”

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Il presidente di Airgest lancia l’allarme e chiede aiuto ai politici del territorio

Il taglio previsto per far fronte al disavanzo di 2 miliardi di euro individuato dalla Corte dei Conti, li ridurrebbe di 4,6 milioni di euro

Sulla notizia del possibile dimezzamento dei fondi stanziati dalla Regione siciliana per l’aeroporto di Trapani Birgi è intervenuto il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, lanciando l’allarme e un accorato appello a ripensarci, chiamando a raccolta tutti gli esponenti politici del territorio.

«È una notizia che mi coglie di sorpresa – afferma il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – ma non blocca il mio operato, e la mia reazione immediata. Stiamo lavorando per comprendere e impedire che venga a crollare tutta l’impalcatura che abbiamo costruito a difesa dell’aeroporto, con conseguenti danni irreparabili sul piano industriale, necessario al rilancio del Vincenzo Florio. Attendiamo la 5^ Commissione che si riunisce oggi, alle ore 15, per dare il parere sull’iter procedurale e, intanto, abbiamo coinvolto immediatamente tutti i deputati della nostra provincia e l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, affinché seguano con rigorosa attenzione quanto si sta verificando».

Ombra chiama a raccolta il territorio contro i tagli – Il presidente Salvatore Ombra a sostegno della necessità di non intaccare i fondi per Birgi, richiama tutti gli sforzi fatti, dal suo insediamento, lo scorso agosto, ad oggi, per risollevare le condizioni dello scalo trapanese: «La nostra è stata una corsa a ostacoli continua – ha detto Ombra – non possiamo permettere che le somme destinate ed erogate ad Airgest non siano quelle necessarie e tanto attese, anche nel rispetto degli impegni già presi con le compagnie aeree. Il taglio della Regione annunciato per Birgi non può non essere contrastato e scongiurato, anche con l’aiuto immediatamente chiesto ai politici del nostro territorio».

Con la Legge 14 approvata dall’Assemblea regionale siciliana erano stati stanziati 9 milioni e 400 mila euro, in due anni, per la promozione delle rotte attraverso le compagnie aeree. Il taglio previsto per far fronte al disavanzo di 2 miliardi di euro individuato dalla Corte dei Conti, li ridurrebbe di 4,6 milioni di euro.

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