Governo PD 5S? Luttwak scopre le carte a Conte

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di Salvo Barbagallo

 

Giornata convulsa (e probabilmente pure nottata e mattinata seguente) per la “trattativa” del Governo giallorosso PD 5Stelle dopo le “inaspettate” dichiarazioni di Luigi Di Maio che ha posto “paletti” sul programma che doveva essere di “comune” accordo fra le due compagini politiche. Non mancherà molto per vedere come andrà a finire la “trattativa” (un termine, “trattativa”, che dovrebbe essere molto, molto attenzionato), e se il PD otterrà o meno i “chiarimenti” richiesti al leader pentastellato. Ma il problema sono proprio i “paletti”? O le improvvise e impreviste difficoltà hanno altre ragioni, forse più profonde?

In quanti si sono chiesti in queste ultime ore quale sia stato (e sia) lo stato d’animo del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte? Probabilmente in tanti, soprattutto in quanti si sono chiesti come potesse essere possibile un’unione di Governo “stabile” fra due soggetti – PD e 5S – diversi, accomunati soltanto forse dal numero di lacerazioni interne ai loro partiti, e in quanti si sono chiesti che tipo di influenza di natura esterna abbia determinato e favorito l’avvio della stessa “trattativa”.

Forse il nodo esplicativo risiede in quest’ultimo punto, e forse a determinare l’attuale crisi  nel rapporto fra i due soggetti politici sono stati gli aperti atteggiamenti (fin troppo) benevoli dei principali esponenti dell’Unione Europea e degli Usa, schiamazzati e strombazzati dai mass media mondiali.

No, a nostro avviso (ma come al solito potremmo essere in errore) sul tappeto non è solo una questione di “poltrone”, ma di interessi internazionali che ben poco hanno a che vedere con i veri interessi degli italiani, e di “potere assoluto”, come, d’altra parte, lo è stato dal dopoguerra ad oggi.

In questi ultimi giorni moltissimi italiani “comuni” si sono chiesti: A quali “stranieri” stiamo consegnando l’Italia? Tutti muti coloro che avrebbero potuto dare una risposta veritiera.

Ma una risposta concreta è stata data, e non da un italiano, ma da un “americano”: Edward Luttwak.

Come ha riportato l’agenzia di stampa AdnKronos, ecco come si è espresso Luttwak: “Nessuna sorpresa. Il presidente degli Stati Uniti è andato al G7. Il presidente francese Macron ha organizzato tutto e soddisfatto tutte le richieste di Trump. In più, Macron ha efficacemente eliminato tutti i potenziali tranelli per Trump. Riassumendo, Macron ha fatto un grande favore a Trump. E ha chiesto, con i tedeschi e tutti gli europei, che il presidente degli Stati Uniti appoggiasse la formazione di un governo in Italia velocemente”.

Una dichiarazione che non ha bisogno di commento, e se non si conosce Edward Luttwak…basta informarsi: Luttwak non parla mai a vanvera.

E allora? Per ora tutti muti…

Chissà cosa ne pensa il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. E il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella?…

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