Sicilia: niente Finanziaria 2015 in Gazzetta Ufficiale

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GURS-onlinedi Guido Di Stefano

   Dopo una travagliatissima gestazione aveva visto la luce nella sala parto del Parlamento siciliano la finanziaria 2015: gracile e attesa creatura, concepita in un trascendentale mondo, culla di saggezza, giustizia, catarsi, scienza, cultura, filosofia e (in giuste dosi, forse anche) divinazione e fantascienza.

   Ci attendevamo (come da retriva e barbara usanza) una edizione straordinaria di gazzetta ufficiale o quantomeno una pubblicazione immediata sul primo numero utile: i neonati in buona salute vengono “comunicati” subito al mondo. Allora cos’è successo? Forse la neonata soffre di disturbi respiratori o si tratta solo di difficoltà tecniche?

    La Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (Parte I), n. 19, di venerdì  8 maggio 2015, così come appare sui nostri schermi in pari data, non dà notizia del lieto evento. O non è un lieto evento?

   Comunque troviamo in essa notizie di decreti dirigenziali pregressi,  già visionati e discussi con i lettori oppure semplicemente “relegati” nell’ordinaria amministrazione.

   Invero alla Gazzetta è allegato (o con essa è  “pendant”) il supplemento ordinario  n. 15 avente per oggetto  la “CIRCOLARE 12 febbraio 2015. Approvazione delle griglie di riduzione/esclusione, relative alle azioni aggiuntive della misura 413 del PSR Sicilia 2007/2013”.

    Né ci è di conforto il sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione siciliana. Non essendo attivo un “bilancio attuale” da variare o meno, c’è poco: solo roba proveniente dal passato prossimo o remoto.

     E’ agevole leggere poche pagine: solo 20 decreti dal 4 al 7 maggio. Complessivamente accertano in entrata  la somma complessiva di Euro 211.000,00 circa afferenti il passato bilancio 2014 (che dovrebbe andare a consuntivo).

     Pochi soldi, senz’altro, ma carichi di storia, sudore e polvere: in qualche caso ci mettono anni per “toccare” il cuore del bilancio e in esso trovare giusto conforto e utile collocazione.

     Siamo persi? Non sappiamo proprio “se e quanto”. A volte si simulano problemi per vantarsi di averli risolti. E’ il nostro caso? Se vi chiedessimo  “credete ai miracoli”, cosa rispondereste?

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