Parliamo della Taddarita, o pipistrello

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di Gaetano Fichera

Taddarita è un termine che farà sorridere i più anziani dei lettori, pensando a come si era soliti al vespro osservare l’enorme numero di taddarite che volteggiavano nel cielo.

Ma cosa sono le Taddarite? Taddarita è il termine col quale è conosciuto in tutta la Sicilia (a eccezione di qualche rara e interessante isola linguistica) il pipistrello.

Il termine taddarita deriva dal greco e da semplice parola del siciliano è assorto a essere un termine scientifico quando circa 200 anni fà uno scienziato di nome Rafinesque descrisse una nuova specie (esistono più di 1300 specie di pipistrelli al mondo) di pipistrello da un esemplare siciliano.

taddarita1Che vuol dire descrisse? Che gli diede nome e cognome che gli scienziati posso utilizzare per appellarlo. Da questo momento questo signorino qui si chiama Tadarida teniotis (Fig. 1) o in italiano Molosso di Cestoni.

Questa specie è difficile d’avvistare ma è molto diffusa a Catania, dove per fino trova rifugio in un edificio universitario.

Le sere d’estate quante volte avete sentito un forte tzi tzi nel cielo? Questo è il nostro amico Molosso! Si chiama molosso perchè assomiglia a un cane molosso e posso dirvi per  mia esperienza personale che è docile come un cagnolino.

Gli tzi tzi nel cielo sono i segnali di ecolocalizzazione che questa specie usa per cacciare. L’ecolocalizzazione è il senso che usano i pipistrelli per volare nell’oscurità, somiglia al sonar, che noi abbiamo copiato dalla natura. Il pipistrello emette un suono e attraverso l’eco ricostruisce l’ambiente circostante.

Nella maggior parte dei pipistrelli i suoni emessi sono ultrasuoni, cioè non udibili dall’uomo. Alcune specie però fanno eccezione e questo è il caso del nostro molosso, il cui suono si trova leggermente al di sotto dellla soglia del non udibile.

Il Molosso di Cestoni non è l’unica specie di pipistrello presente nella nostra amata terra; in Sicilia ci sono più di 20 specie di pipistrello ed è l’isola d’Europa e del mar Mediterrraneo che ospita più specie.

I pipistrelli sono utilissimi per l’agricoltura e sono state fatte diverse ricerche per quantificare quanti soldi fanno risparmiare agli agricoltori in termini di raccolto che andrebbe perso se loro non facessero piazza pulita degli insetti nocivi che insidiano campi e frutteti.

Purtroppo i pipistrelli sono attualmente in pericolo e non volano più nel cielo notturno in grandi quantità come ricordano i nostri nonni. Il consumo del suolo, l’uso indiscriminato dei biocidi, la banalizzazione del paesaggio agrario, l’errata gestione forestale, l’eolico sconsiderato, il disturbo e la distruzione dei loro rifugi e la persecuzione diretta sono da additare come le minacce principali a queste specie.

La persecuzione tra l’altro è inutilmente stupida e dannosa perchè i pipistrelli non si impigliano nei capelli, non succhiano il sangue, anzi si nutrono di quelle succhia sangue delle zanzare! E per sfatare l’ultimo mito non sono cechi, bensì dato che nel buio pesto non è opportuno affidarsi alla vista e preferiscono utilizzare la più funzionale ecolocalizzazione.

I pipistrelli non potranno mai sostituire il cane come migliore amico dell’uomo, ma se sapremo essere sufficientemente attenti nei loro confronti sapranno ricompensarci.

Quanti quartieri di Catania, o anche di altre città sono invase dalle zanzare d’estate?

Specialmente quei quartieri che sono stati costruiti in ex zone umide ( non tutte sono attualmente ex, perché tutt’ora alle prime piogge diventano una triste riproduzione di Venezia). L’utilizzo di bat-box, appositi rifugi artificiali che servono per offrire rifugi sicuri ai pipistrelli, diminuirebbero il numero delle zanzare in questi quartieri, una volta colonizzate dai pipistrelli. Già molte amministrazioni cittadine italiane, come Milano o Oristano, stanno ricorrendo alle bat-box per combattere le zanzare, i benefici sono sia di natura economica che per la salute perchè si riduce la quantità di pesticidi utilizzati.

taddarita2La Sicilia è una terra che potrebbe e deve vivere di turismo e agricoltura. Come ho già detto i chirotteri hanno indubbi effetti sull’agricoltura. In Spagna diversi esperimenti hanno confermato che in alcuni tipi di colture l’utilizzo di bat-box porta vantaggi economici agli agricoltori.

Perché non farlo in Sicilia? Perché non iniziare un programma scientifico che porterebbe posti lavoro ai cervelli in fuga e vantaggi agli agricoltori Siciliani e alla nostra salute?

E’ opportuno quindi rivalutare l’immagine che abbiamo di questi animali, che non sono orripilanti topi con le ali (a dire il vero, i loro parenti più vicini sono cani e cavalli, anche se sono alla lontana), ma bellissimi animali. Fig 2.

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