La democrazia non si concilia con l’impero

di Guido Di Stefano   Ne era convinto già nei tempi antichi anche Catilina. I possedimenti romani spaziavano per l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente. Le cariche di elezione popolare duravano solo un anno. Tanti l’avevano capito che con le disponibilità di trasporto e comunicazione dei tempi il periodo era troppo breve anche solo per prendere sufficiente conoscenza dei problemi da affrontare e per l’adozione di idonei provvedimenti. Ne traeva  maggiore potere e prestigio la casta dei senatori: erano  “durevoli” il consesso dei senatori e i connessi incarichi “fiduciari” che attribuivano…

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Democrazia diversa

di Guido Di Stefano    Nelle nazioni, ove in qualche modo si vota per le elezioni (non nomine) dei rappresentanti del popolo, la formazione dell’esecutivo è diritto e dovere della “guida” (nota dall’inizio ai cittadini) dello schieramento vincente, che adempie da solo  o  con altre “guide”. E la “rovinosa” caduta di un governo porta a nuove elezioni o peggio.

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I nuovi nobili e altre offese alla Costituzione

di Guido Di Stefano    La Carta Costituzionale sancì “da subito” l’uguaglianza di tutti i cittadini: via quindi come parametri di valutazione sesso, razza, religione, censo, professione, cultura, prestanza fisica  e nobiltà con relativi privilegi. La Repubblica Italiana non riconosceva i titoli nobiliari e ogni eventuale privilegio fino ad allora concesso ai nobili: i privilegi non erano (giustamente) diritti acquisiti. Mai più le vecchie sperequazioni. Chiunque poteva essere rappresentante del popolo purché dal popolo stesso eletto nel contesto della competizione tra partiti, veri garanti (a meno di derive) della democrazia.

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La Voce degli altri: Liberté, Egalité, Fraternité e il loro doppio

Su il Manifesto di ieri, l’acuta analisi di Marco Bascetta che vogliamo riproporre ai nostri lettori Il giu­di­zio della stampa di tutto il mondo è quasi una­nime: la mat­tanza pari­gina rap­pre­senta un attacco alla libertà, col­pita in una delle sue espres­sioni più clas­si­che ed espli­cite, la satira con­tro il potere, la morale, i dogmi di tutte le religioni. Giu­sto, non c’è da ecce­pire. Non­di­meno sulle ban­diere della Rivo­lu­zione fran­cese sta­vano scritte tre parole: liberté, éga­lité, fra­ter­nité. Con­verrà allora esa­mi­nare

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La Voce degli altri: il nemico di comodo

Una interessante analisi del fenomeno Salvini (e sui suoi “padri”) , pubblicata su il manifesto di oggi a firma di Michele Prospero “Se si vuole capire come i media costrui­scano in labo­ra­to­rio una lea­der­ship, biso­gna seguire la sca­lata di Mat­teo Sal­vini. In un sistema sem­pre più disar­ti­co­lato, il gra­di­mento dei media basta da solo per inven­tare un lea­der dal nulla. Chi pensa alla Lega come a un sog­getto quasi nove­cen­te­sco, dal denso radi­ca­mento ter­ri­to­riale e dai riti para-ideologici di massa, si inganna.

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Il ritorno di Napolitano: chi vuol esser lieto sia…

Le vicende politiche degli ultimi giorni che stanno interessando la vita e la sopravvivenza del Paese provocano una indefinibile sensazione di “dèjà vu”, di “già visto, anche se la “forma” degli eventi potrebbe essere definita nuova. Ma nuovi sono i tempi. La “marcia” su Roma di quanti si riconoscono in Grillo mentre democraticamente si elegge un Presidente della Repubblica, a nostro modestissimo avviso, poco o nulla ha a che fare con la democrazia, né può considerarsi manifestazione popolare spontanea di protesta. La stessa “retromarcia” del leader del Movimento 5 Stelle appare…

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Monti difende Equitalia a spada tratta, ma non c'erano dubbi

Che il presidente del Consiglio tecnico incaricato (dai partiti incapaci e dal Presidente della Repubblica che ricorda un solo boom) prendesse le difese di Equitalia era naturalmente un fatto scontato. E anche giusto. Equitalia rappresenta lo Stato nella esazione dei crediti verso i contribuenti morosi. Che lo facesse con parole così dure da conquistarsi la prima pagina di tutti i giornali era invece meno scontato. Se non altro per mero calcolo opportunistico di visibilità di fronte ai cittadini rappresentati. E vessati. Mario Monti incontra i vertici Equitalia, si reca egli…

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