Al cimitero militare francese di Venafro delegazione dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate

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Una delegazione dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, guidata dal presidente nazionale Emiliano Ciotti, ha sostato ieri mattina, venerdì 17 maggio, davanti al cimitero militare francese di Venafro (Isernia).

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Il sit-in, pacifico e ordinato, si è svolto in concomitanza con la cerimonia per commemorare l’80° anniversario della campagna d’Italia e della battaglia del Garigliano, alla quale ha presenziato Patricia Miralles Segretario di Stato alla Difesa francese.

Gli iscritti all’associazione hanno esposto dei cartelli di protesta, sui quali erano riportati, tra gli altri, i nomi di dodici civili italiani vittime nel 1944 delle truppe coloniali francesi: Vincenzo, il più piccolo, aveva 4 anni, Eugenio il più anziano ne aveva 54.

“Una manifestazione pacifica e silenziosa – dichiara Emiliano Ciotti, scrittore e presidente dell’ANVM – per noi parlava il contenuto dei cartelli che abbiamo esposto. Da tanti anni i nostri associati; giornalisti, scrittori e ricercatori storici; raccolgono documenti e testimonianze sulle violenze compiute dai soldati alleati in generale e dai coloniali francesi in particolare.

Si tratta di crimini efferati rimasti nascosti per troppi anni. È ora di dire la verità, di tirare fuori queste brutte storie di violenza e sopraffazione. È quello che faremo oggi pomeriggio, sabato 18 maggio, alle ore 17, nella sala del consiglio comunale di Pontecorvo (FR), nella conferenza dal titolo “Dimmi la Verità”.

Ringraziamo il Sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, che al termine della cerimonia svoltasi all’interno del sacrario militare francese, come fa sempre, è venuto a salutarci. Questa volta era accompagnato dall’onorevole Elisabetta Lancellotta, componente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere.

Alla giovane Deputata – conclude Ciotti – abbiamo spiegato i motivi della nostra civile protesta e assicurato la massima collaborazione dell’associazione.”

 

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