Gabrielli: “Prepariamoci a convivere con il terrorismo”

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Intervista del sottosegretario di Stato a “Famiglia Cristiana”: “Non significa che dobbiamo rassegnarci a vivere di paura, dobbiamo continuare ad affermare i nostri valori di libertà e democrazia”

“Dobbiamo abituarci a interpretare il terrorismo internazionale come un rumore di fondo. Purtroppo avremo a che fare con questo rumore per molto tempo”. In un’intervista esclusiva a Famiglia Cristiana, Franco Gabrielli, sottosegretario di Stato con delega all’Intelligence e alla Sicurezza della Repubblica, già capo della Polizia e della Protezione civile, commenta gli attentati di Kabul e la presa di potere del regime talebano in Afghanistan, analizzando la situazione del terrorismo mondiale. Secondo il superprefetto “ciò non significa che dobbiamo rassegnarci a chiuderci in casa e vivere di paura. Dobbiamo continuare ad affermare i nostri valori di libertà e di democrazia, altrimenti è come se avessero vinto i terroristi. Anche la missione militare in Afghanistan ha fallito per le sue modalità, non certo per i suoi originari obiettivi”.

Gli attentati “confermano che l’avvento al potere del regime talebano non stabilizzerà il Paese, anzi complicherà ancora di più la situazione. I dubbi se li stanno ponendo anche Russia e Cina, che hanno ai confini con questo travagliato Paese interessi primari e che temono infiltrazioni o contagi con i loro jhadisti, su tutti gli uiguri, i musulmani dello Xinjiang, eterna preoccupazione del governo di Pechino. Per russi e cinesi il tema della stabilizzazione dell’Afghanistan è assolutamente prioritario”.

Gabrielli ripercorre la storia dell’ultimo ventennio di terrorismo, iniziato con gli attentati alle torri gemelle, alla luce degli sforzi per prevenire e contrastare questo fenomeno, rivelando che alcuni attentati sono stati sventati in Italia anche in alcune città del centro nord. Uno degli obiettivi sensibili della galassia del terrore, dice il capo dell’intelligence, resta il Vaticano. (AdnKronos)

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