Gdf: incremento 174% flusso migranti tunisini nel 2020, arrestati 73 scafisti

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Il fenomeno dell’immigrazione irregolare via mare, soprattutto nella seconda parte del 2020, ha evidenziato un’intensificazione con un incremento del numero di migranti di nazionalità tunisina pari al 174% in più rispetto al 2019, che ha reso la Tunisia il Paese di provenienza con maggiore incidenza sul fenomeno complessivo. E’ quanto emerge dal bilancio operativo del 2020 diffuso dalla Guardia di Finanza nel 247esimo anniversario di fondazione. Diffuso l’impiego, soprattutto nei settori dello Ionio settentrionale e dell’Adriatico meridionale, di imbarcazioni a vela condotte da skipper dell’est europeo con bandiere straniere per confondersi con il diporto nautico. Complessivamente, sono stati arrestati 73 scafisti e sequestrate 587 imbarcazioni mentre i migranti intercettati dai Reparti territoriali e navali sono stati in totale 19.603.

Fondamentale, in questo ambito, la collaborazione con le organizzazioni internazionali tra le quali quella con l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera Frontex, iniziata nel 2007, con la partecipazione alle prime operazioni congiunte per la vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione Europea. Lo scorso anno il Corpo ha coordinato, attraverso l’International Coordination Centre presso il Comando Operativo Aeronavale di Pomezia, l’operazione “Themis 2020”, svolta in Italia e finalizzata al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei crimini transfrontalieri via mare cui partecipano numerosi Paesi membri, oltre ad Agenzie europee e Organizzazioni Internazionali. La Guardia di Finanza ha preso parte, inoltre, con proprio personale e mezzi aeronavali, alle analoghe operazioni organizzate in Spagna, Grecia.

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