I “Tre piani” dello scrittore israeliano Eshkol Nevo

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Prima di diventare un film di Nanni Moretti che uscirà nelle sale italiane il 23 settembre, “Tre Piani” è stato uno dei romanzi di maggior successo dell’israeliano Eshkol Nevo, pubblicato in Italia da Neri Pozza. Ma chi è l’autore che ha ispirato il regista italiano, tanto che il film -scritto insieme a Federica Pontremoli e a Valia Santella- è la sua prima pellicola adattata da un’altra opera?

Nato a Gerusalemme nel ’71 e laureato in Psicologia a Tel Aviv, Nevo è allievo di Amos Oz (scomparso nel 2019) e oggi insegna scrittura creativa nella scuola da lui fondata. Tra i suoi romanzi più amati dai lettori italiani “Nostalgia”, “La simmetria dei desideri”, appunto, “Tre piani”. Nel 2020 di Nevo è uscito “Vocabolario dei desideri”, frutto di una rubrica settimanale, molto seguita sulle pagine di “Vanity Fair”.

La forza narrativa di Nevo “è nelle sue voci -secondo il premio Strega, Alessandro Piperno- È un asso nel far parlare i suoi personaggi, nel distinguerli l’uno dall’altro, nell’isolarli, nel comprenderli intimamente”. Mentre la scrittrice Elena Loewenthal ricorda che “fra tutti gli scrittori israeliani della nuova generazione, è il più ‘tradizionale’ nel senso positivo del termine: la sua aderenza ai canoni del romanzo si traduce in scrittura sapiente”.

Tradotto dall’ebraico da Ofra Bannet e Raffaella Scardi, il romanzo di Nevo racconta la storia di tre famiglie che abitano in una palazzina borghese, nei pressi di Tel Aviv. Nanni Moretti ha modificato parte della vicenda, spostandone l’ambientazione a Roma.

Il parcheggio del piccolo edificio è ordinatissimo, le piante perfettamente potate all’ingresso e il citofono appena rinnovato. Dagli appartamenti non provengono musiche ad alto volume, né voci di alterchi. La quiete regna sovrana. Eppure, dietro quelle porte chiuse, la vita non è affatto dello stesso tenore. A ogni piano abita una coppia con la sua vita fatta di lavoro, desideri e passioni. Per ognuno di loro, tuttavia, è in agguato la tragedia, il disincanto, la follia.

Sorto dalla brillante idea narrativa di descrivere la vita di tre famiglie sulla base delle tre diverse istanze freudiane della personalità -Es, Io, Super-io- “Tre piani” si inoltra nel cuore profondo delle relazioni umane: dal bisogno di amore al tradimento; dal sospetto alla paura di lasciarsi andare. L’opera ha consacrato sulla scena letteraria internazionale il talento di Nevo, che mette in scena personaggi pronti -nonostante i colpi inferti loro dalla vita- a rialzarsi per riprendere a lottare. (AdnKronos)

Nella foto, lo scrittore Eshkol Nevo

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