Migranti via mare: lo scorso anno aumento del 197,74%

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Nel 2020 sono giunti in Italia, attraverso le varie rotte del Mediterraneo, 34.154 migranti irregolari a seguito di 1.314 sbarchi, una pressione migratoria irregolare via mare che, in costante diminuzione negli anni dal 2017 al 2019, ha invertito la tendenza nel corso 2020, facendo registrare un significativo aumento. Nello specifico, rispetto al 2019, nel primo semestre del 2020 gli stranieri sbarcati sono più che raddoppiati (da 2.779 nel 2019 a 6.949 nel 2020); nel secondo semestre l’aumento è superiore al triplo (da 8.692 nel 2019 a 27.167 nel 2020). Sono i dati contenuti nel report della Polizia e pubblicati in occasione del 169esimo anniversario della fondazione.

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Complessivamente, nel 2020 si registra un incremento del 197,74% sul totale degli arrivi del 2019 (quest’ultimo pari a 11.471 migranti a seguito di 445 eventi di sbarco). Il picco massimo di arrivi del 2020 è stato registrato nel mese di luglio con 7.063 migranti (una media di 227,8 migranti al giorno contro la media di 35 migranti al giorno del luglio 2019).

L’Italia è stata interessata principalmente dai flussi provenienti dalla Tunisia (14.685) e Libia (13.012) diretti in Sicilia; dalla Turchia (4.191) e Grecia (762) diretti in via prioritaria verso Puglia e Calabria; nonché dall’Algeria (1.390) verso la Sardegna e in ultimo dall’Albania (76) e dal Montenegro (38) diretti in Puglia.

Arrestati 121 scafisti e sequestrati 867 barconi

È proseguita l’azione di contrasto nei confronti delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti via mare: nelle ore immediatamente successive agli sbarchi, sono state arrestate 121 persone, tra scafisti, organizzatori e basisti e sequestrati 867 natanti (nel 2017 erano stati 102 gli arresti e 253 i sequestri). E’ quanto emerge dai dati contenuti nel report della Polizia e pubblicati in occasione del 169esimo anniversario della fondazione.

Gli uffici immigrazione delle questure hanno adottato 27.202 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri e comunitari (3.666 stranieri e cittadini comunitari rimpatriati alla frontiera). Tra di essi, anche quattro stranieri e un cittadino comunitario allontanati per motivi di sicurezza dello Stato o poiché contigui a organizzazioni terroristiche (erano stati 19 nel 2019).

Dei 3.666 rimpatriati, si è reso necessario scortarne fino ai rispettivi Paesi di destinazione 3.409 (92,99%), mediante l’impiego di personale specializzato (1.415 con voli di linea o navi e 1.994 con voli charter). Gli stranieri rimpatriati con voli charter sono stati scortati a bordo di 76 voli (appositamente noleggiati), realizzati anche in forma congiunta in collaborazione con Frontex e altri Paesi dell’Ue di cui 14 congiunti (8 organizzati dall’Italia). L’attività di rimpatrio è stata realizzata anche con il preventivo trattenimento delle persone nei Cpr, spesso per acquisire i necessari documenti di viaggio dalle competenti Rappresentanze diplomatiche”.

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