L’Etna non si calma: ancora magma e cenere

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 23:00 circa UTC di ieri, l’attività stromboliana al Cratere di SE è gradualmente passata a fontana di lava. In base al modello previsionale, la nube di cenere, che ha raggiunto un’altezza di circa 7000 m s.l.m., si disperde in direzione SSO. Contestualmente, dalle ore 00:18 UTC del 01 aprile, si osserva un trabocco lavico dall’orlo orientale del Cratere di SE che si espande nella parte alta della Valle del Bove. Inoltre, prosegue l’attività effusiva dalla bocca attiva alla base meridionale del Cratere di SE. Tale bocca produce debole attività esplosiva e continua ad alimentare il flusso lavico di SSE che si riversa nel settore occidentale della Valle del Bove.

Rimane invariata l’attività eruttiva agli altri crateri sommitali.

L’andamento temporale dell’ampiezza del tremore vulcanico evidenzia un continuo aumento dei valori che hanno raggiunto livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del Cratere di SE ad una elevazione compresa tra 2500 e 2800 m sul livello del mare.

L’attività infrasonica si è portata a livelli molto alti, caratterizzati da eventi e tremore infrasonico localizzati al Cratere di SE.

Una modesta variazione pari a circa 0.4 microradianti è visibile nelle serie temporali delle componenti X e Y del tilt della stazione di Cratere del Piano, mentre nessuna variazione significativa è presente nei dati della rete GNSS.

Problemi per l’aeroporto di Catania già in mattinata

A causa dell’intensa attività eruttiva, lo spazio aereo è temporaneamente inibito al traffico: nessun volo potrà quindi atterrare o decollare sino a quando la nube di cenere non prenda altra direzione.

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