Catalogna: Indipendenza! Indipendenza! Indipendenza (per ora) K.O.

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di Salvo Barbagallo

 

Catalogna: Indipendenza! Indipendenza! Indipendenza per ora è KO. Unico modo per evitare l’applicazione del “famigerato” articolo 155 della Costituzione spagnola, quello che prevede un commissariamento della Generalitat Catalana (con tutte le conseguenze già note), poteva essere lo scioglimento del Parlamento Catalano e l’annuncio di nuove elezione. Ed è quello che non ha fatto  il governatore Carles Puigdemont nel suo discorso al Parlamento tenuto alle ore 17 di oggi (26 ottobre), dopo alcuni rinvii che si sono protratti per ore, nel corso dei quali si riteneva un cambiamento di rotta, cioè l’annuncio dell’Indipendenza, così come una piazza gremita di studenti chiedeva. Carles Puigdemont ha escluso elezioni anticipate, rimettendo la questione alla volontà del Parlamento catalano. Definito dal Governatore catalano “Abusivo e ingiusto” il commissariamento che il Governo di Mariano Rajoy intende applicare alla Catalogna in base, appunto, all’articolo 155 verso il quale la Generalitat Catalana aveva avanzato ricorso che, puntualmente, è stato respinto.

 “Non ho alcuna garanzia per giustificare la convocazione di elezioni legislative: non accetto le misure che il governo di Madrid ha adottato, sarà il Parlamento catalano a decidere se proclamare l’indipendenza. Il mio dovere era  tentare tutte le vie per trovare una soluzione dialogata e concordata per evitare l’applicazione dell’articolo 155”, ha dichiarato Puigdemont.

La conclusione? Domani l’autonomia catalana sarà revocata se sarà accolta subito la richiesta avanzata dalla  vicepremier spagnola Soraya Saenz de Santamaria che ha chiesto l’attivazione dell’art. 155 per “ristabilire l’esercizio dell’autogoverno catalano in un quadro costituzionale, tutelare l’interesse generale della Spagna”.

“Abusivo e ingiusto” il commissariamento che il Governo di Mariano Rajoy voleva applicare alla Catalogna in base, appunto, all’articolo 155 verso il quale la Generalitat Catalana aveva avanzato ricorso che, puntualmente, è stato respinto.

Sin dalla mattinata ore dense di tensione a Barcellona, dove i Mossos d’Esquadra hanno blindato la zona del parlamento prima dell’inizio della sessione parlamentare fissata per le 17 nella quale Puigdemont doveva annunciare la decisione in risposta alle deliberazioni già assunte dal Governo di Madrid risposta alla minaccia di commissariamento di Madrid. Gli agenti hanno chiuso il Parco della Cittadella che circonda il palazzo dell’assemblea. Oltre 4 mila i giovani manifestanti che hanno protestato contro Puigdemont, chiamandolo ‘traditore’, per aver rinunciato all’indipendenza. Ci sono stati anche scontri: diverse pattuglie della polizia spagnola hanno impedito a agenti dei Mossos d’Esquadra di scaricare documenti da distruggere in un furgone in una discarica vicino a Barcellona.

Una grande manifestazione indipendentista per la Repubblica è prevista domani alle 12.

IN AGGIORNAMENTO

 

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