Stop ai “corridoi” dei trafficanti d’esseri umani

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di Vittorio Spada

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A volte ci si chiede come è possibile che ci sia sempre un bravo fotografo che, nel momento giusto, riesce con maestria a cogliere l’attimo fuggente di una immagine che, poi, toccherà i tasti più sensibili (le emozioni, cioè) di un individuo. Ne abbiamo visto tante “immagini Simbolo” della disperazione dei migranti, ne abbiamo visto altre durante i recenti scontri a Roma fra Polizia e disperati durante lo sgombero di un edificio occupato abusivamente (come dimenticare la carezza dell’agente all’eritrea in lacrime!). Sono le “immagini” che raccontano “storie” spesso tragiche, di disperazione.

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Migranti in Libia

Allora, da diversi e diversi giorni sui mass media non appaiono più le immagini dei migranti aggrappati ai gommoni che vengono salvati dalle navi delle organizzazioni umanitarie.

Certo, a quanto pare (ma sarà vero?) il flusso dei migranti nel Mediterraneo diretti verso le coste della Sicilia è diminuito, quasi che migranti sulle spiagge della Libia non ce ne siano e che abbiano fatto ritorno (?) nelle loro patrie. Ma sarà vero, o di sbarchi non si deve parlare? Non è dato sapere.

Certo, sono in vigore le “regole” imposte dal Governo italiano alle Organizzazione umanitarie non governative, e queste “regole” tengono lontane le navi che per tanti e tanti mesi sono andate in soccorso ai fuggitivi. Ma è questa la ragione “vera”? O è cambiato (o sta cambiando) qualcosa che ai più non è nota? All’interrogativo non sappiamo dare una risposta sicura.

Antonio Tajani

Significative appaiono, però, le parole pronunciate dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani nel corso della sua visita alla Task Force regionale di Frontex, a Catania, dove ha incontrato anche il comandante generale della Guardia di finanza, Giorgio Toschi, il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri e il direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia di frontiera, Prefetto Massimo Bontempi: (…) noi vogliamo che non ci siano più morti in mare. Per impedire questo bisogna bloccare le partenze dalla Libia. Ma non vogliamo neanche che vi siamo morti nel deserto (…).

E Tajani è chiaro in merito alle “regole”, anche parlando dei disordini di Roma: (…) Io credo che le regole vadano sempre rispettate. È chiaro che la frase detta è stata sbagliata. Ma è molto più grave vedere persone che sono accolte nel nostro Paese che lanciano bombole del gas contro ragazzi, carabinieri, poliziotti che fanno rispettare le regole nel nostro Paese, che ogni giorno stanno in mezzo alla strada rischiando la pelle. Va la mia piena solidarietà alle forze dell’ordine (…).

Le “regole”: chissà perché ogni giorno che passa, diventa sempre più difficile rispettarle…

Jens Stoltenberg

E Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, suggerisce (come scrive Marco Zatterin sul quotidiano La Stampa) Un ombrello contro il terrorismo globale e una base navale, o un hub per farla breve, a Napoli per dare una mano all’Europa a gestire il dramma delle migrazioni (…).

Alla fine non si comprende bene se esista ancora un “problema” migranti, o se il “problema” sia costituito soltanto da coloro che dallo scorso anno (quasi duecentomila) sono riusciti a raggiungere l’Italia, via Sicilia, creando forti contrapposizioni sociali e…politiche…

 

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