Manhattan Transfer e Simple Minds: Le due punte di diamante del cartellone estivo catanese.

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Due gruppi musicali tra i più grandi al mondo hanno dato il tocco distintivo ad un cartellone di eventi che vanno dalla musica al teatro alla danza. Il tutto a costo zero per il comune.

I primi ad esibirsi, lunedì 30, sono stati i  Manhattan Transfer . La band statunitense, in Italia per  un breve tour, ha tenuto un concerto  di circa un’ora e trenta  nella cornice estiva di Villa Bellini. Dinanzi ad un pubblico che ha riempito le sedie e gli spalti, hanno rieseguito gran parte del loro repertorio che va  dal jazz al jazz parlato al soul allo swing. Ai classici della loro carriera, iniziata da oltre quarant’anni, hanno aggiunto alcune cover. Si è avuto modo di riapprezzare  brani di Ella Fitzgerald e l’ intramontabile “Only you”, non sono mancate nella scaletta,  tuttavia, le celebri “Birdland” e “Soul food to go”.  L’entusiasmo dei  fans  è rimasto immutato e le loro performance  sono ancora oggi la conferma  che i Manhattan Transfer restano uno dei gruppi vocali migliori al mondo.

Ieri sera si è, decisamente,  voltato pagina  passando al rock con i Simple Minds. La band scozzese, sulla scena musicale da oltre trent’anni  ha tenuto un concerto, adrenalinico,  di oltre due ore. Fans provenienti da ogni parte della regione per quest’unica data al sud Italia, del  tour  “5×5 Live”. A parte qualche brano tratto dall’ultimo album, la band di Jim Kerr, ha portato sul palco, della Villa Bellini, i suoi cavalli di battaglia.

Questo è un concerto rock and roll alzatevi e venite avanti”!  ha detto  il leader del  gruppo, ed è così che, abbandonate le sedie, in massa si è catapultato, sotto il palco, un tripudio di persone e non  tutti erano, per così dire, dei fanciulli. È un gruppo, questo, che ha coinvolto e coinvolge pubblico di tutte le età con una predominanza di quarantenni e cinquantenni che ben si sono amalgamati ai più giovani dell’ultima ora.

Lo spettacolo avrebbe meritato la cavea del teatro  antico di Taormina in cui, oltre allo scenario naturale, avrebbe potuto godere delle performances anche chi fosse rimasto indietro.  Non si è trattato di un concerto nostalgico anni ’70 e ’80 ma di una rivisitazione della loro storia musicale dove ogni brano,  anche quello meno conosciuto, ricordava qualcosa.

Come d’uopo in scaletta non sono mancati i successi tra i quali “Forget about me”,  “Alive and kicking”,  “Sanctify yourself” e inoltre “Celebrate”,  “Hunter and the unted”, “Someone  somewhere in a summertime”, “Promised you a miracle” e tante altre canzoni ancora.

Qualcuno ha commentato che si è dovuto attendere troppo per ascoltare i cavalli di battaglia ma poco è  importato  alla maggior parte del pubblico che è rimasto lì sotto fino all’ultimo bis senza far trasparire il minimo accenno di noia.

Manhattan Transfer e Simple Minds hanno segnato il ritorno della grande musica a Villa Bellini che è stata assente per molti anni dai programmi estivi del capoluogo etneo. Due eventi, questi, per cui ringraziare l’agenzia  “Musica e suoni” di Nuccio La Ferlita.

Michele Creazzola

Foto di Valeria C. Giuffrida

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