È strategia del terrore. Riunite le prefetture d'Italia

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Sono stati convocati presso quasi tutte le prefetture italiane i vertici per l’ordine e la pubblica sicurezza. Dopo l’attentato di stamattina a Brindisi, dove la 16enne Melissa Bassi è morta dilaniata e un’altra, Veronica Capodieci lotta tra la vita e la morte, a Lecce sono presenti fra gli altri il ministro Profumo e il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Dagli Stati Uniti ha telefonato il presidente Monti impegnato nel G8 che ha proclamato il Lutto Nazionale per tre giorni.

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Le indagini, inizialmente indirizzate verso la criminalità organizzata locale si spostano ora verso altri possibili moventi. Appare infatti anomala la matrice mafiosa di questo attentato. Si era anche parlato di un folle ma il ritrovamento dei resti di un timer fa comprendere come dietro ci sia una precisa organizzazione. Ma anche la pista terroristica appare molto labile per due motivi: l’assenza di rivendicazioni e l’obbiettivo scelto (dei ragazzi).

Tragica fatalità, il timer ritrovato sarebbe stato difettoso e avrebbe provocato l’esplosione dieci minuti prima. Era infatti puntato per le 7.55 mentre l’esplosione è avvenuta alle 7.45. Se il timer avesse provocato l’esplosione all’orario realmente previsto la strage avrebbe avuto dimensioni ben più gravi perché alle 7.50 arrivano dei pullman con altre decine e decine di studenti che si sarebbero trovati tutti esattamente di fronte al luogo dove l’ordigno è stato posizionato.

La convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza non soltanto a Brindisi ma in tutte i capoluoghi di provincia fa pensare all’idea che nel Governo circoli la precisa idea di una strategia della tensione in atto, come in fondo proprio “La Voce dell’Isola” ha subito avvisato nel primo articolo di questa tragica giornata.

Ora bisogna prima di tutto capire cosa a chi serve la strategia della tensione e fare in modo che il male, la rabbia e la paura non riescano a prevalere.

Luigi Asero

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