Debutta oggi a Catania “Occidente Solitario” al Centro Zo

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di Valeria C. Giuffrida

Debutta oggi a Catania “Occidente Solitario” un dramma in due atti del 1977 del drammaturgo inglese, ma di famiglia e tradizione irlandese Martin McDonaghper, per la regia di Juan Diego Puerta Lopez.

Gli interpreti sono di rilievo, ma soprattutto bravi, nomi che in Italia parlano la lingua della vera recitazione.

“Occidente solitario” narra del conflitto di due fratelli irlandesi in eterno conflitto.

Gli abissi del loro reciproco astio e delle loro colpe non possono essere redenti neanche dal suicidio del reverendo alcolizzato padre Welsh (Massimo De Santis) che, prima di morire, scrive loro una lettera invitandoli a riconciliarsi.

I due fratelli protagonisti di questa storia a tinte noir, hanno i volti di Filippo Nigro e Claudio Santamaria.

Due personaggi, i loro, decisamente deprecabili, talmente assurdi da arrivare al grottesco, pur nel loro essere decisamente terribili.

Nigro e Santamaria, sono coadiuvati in scena da Massimo De Santis, padre Welsh, per l’ appunto, e Nicole Murgia, nota al pubblico per la fiction di successo “Tutti pazzi per amore” che qui abbandona i panni della dolce fanciulla per interpretare l’unica figura femminile dello spettacolo.

In mezzo a questo turbinio di situazioni negative è una giovane ragazza che fa il corriere del villaggio, vendendo whisky a domicilio.

È lei che, tentando di confortare il prete turbato, gioca con una miscela toccante d’ingenuità e di malizia.

Questi, che ormai riconosce il suo fallimento, non essendo riuscito nella sua missione di dare forza e speranza ai suoi parrocchiani, travolto dalla depressione, compirà un gesto estremo.

In un mondo di crudeltà, aggressività e disperazione, portando all’estremo i rapporti tra i personaggi, si arriva a un livello di assurdità pura e semplice, dove il dramma diventa una commedia e il delirio e la stravaganza assurgono a umorismo eccentrico, cinico ed ironico.

I due fratelli vissuti nel “non amore” del padre che in un impeto di rabbia Coleman (Santamaria) uccide.

Omicidio del quale è testimone Valene (Nigro), ma che non denuncia il fratello perché interessato ai pochi spiccioli dell’ assicurazione.

Alla fine questo spettacolo parla del quotidiano di tanti fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente, “effettivamente è così” dice Nigro “lo spettacolo è molto attuale, anche l’ argomento viene trattato con ironia, perché tutti i personaggio, alla fine arrivano al grottesco, per manie, rabbia e modi di fare. Ogni loro gesto è esagerato, litigano per tutto, anche per le cose più stupide ed assurde. Loro sono addirittura ridicoli per certi versi, ma la realtà ha di gran lunga superato la fantasia e quello che leggiamo quotidianamente sui giornali difficilmente verrebbe pensato anche per il più assurdo degli spettacoli”.

Lo spettacolo che ha riscosso importanti consensi nella sua rappresentazione nei teatri di Trecastagni ed Enna, e prima ancora in tutta Italia, debutta, come dicevamo, oggi a Catania, al Centro Zo, con tre repliche sino a domenica 22, proponendo pertanto un modo diverso di vivere il week end catanese.

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