Rapine per finanziare il clan, 17 arresti a Catania

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Sono in tutto 17 le persone finite in manette ritenuti vicini alla cosca dei “Carateddi”. Di queste, 4 persone sono state ammanettate tra cui anche una donna alla quale sono stati concessi i domiciliari; il provvedimento e’ stato invece notificato in carcere agli altri 13 indagati gia’ detenuti per altra causa. In manette anche Sebastiano Lo Giudice e Salvatore Bonaccorsi presunti boss dei “Carateddi”.

I reati ipotizzati sono di rapine e detenzione di armi aggravate dalle finalita’ mafiose. Bonaccorsi e’ accusato anche di tentativo di omicidio, secondo l’accusa, avrebbe ferito a colpi di pistola un commerciante cinese di via Plebiscito che si opponeva all’assalto. Secondo la polizia di Stato, che ha svolto le indagini, le rapine sarebbero servite a finanziare il gruppo quando nel 2007 molti sono stati scarcerati e volevano riorganizzarsi.

Agli arrestati, a vario titolo, sono contestate almeno altre 4 rapine: due a gioiellerie di Catania, a una banca di Avola, e al titolare di un autocarro nel Siracusano. Secondo un collaboratore di giustizia, un gioiellerie avrebbe offerto di pagare un riscatto per riavere della merce rubata dal suo negozio. Le indagini sono state eseguite dalla squadra mobile Secondo un collaboratore di giustizia un gioielliere si sarebbe offerto di pagare un “riscatto” per aver restituito l’oro e gli oggetti preziosi saccheggiati nel suo negozio. Le indagini sono state eseguite dalla squadra mobile, coordinate dalla Dda della Procura di Catania.

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