L’uomo col cono in mano ha detto: “Da imitare il modello tedesco…”

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renzi_gelatoDi Salvo Barbagallo

L’uomo con il cono in mano, l’uomo che ci rappresenta tutti, ha pronunciato il suo verdetto: “Il modello tedesco deve essere imitato”. Fortunatamente Matteo Renzi riferisce il “modello” tedesco da seguire (almeno in questo momento) solo al lavoro, in quanto “da molti punti di vista”, come registra Roberto Giovannini sul quotidiano La Stampa, “è una storia di successo indiscutibile”.

E’ probabile che Renzi abbia ragione, ma, a nostro avviso, c’è da stare all’erta: certe “simpatie” – come un passato non dimenticato dimostrano – alla fine portano a disastri incommensurabili.

Certo, di per sé, il fatto di “imitare” altri non è una condizione favorevole per risolvere i problemi che pesano sulla propria casa: “imitare” significa spesso non avere soluzioni proprie, significa a volte non essere all’altezza della situazione incombente, significa avere la consapevolezza che le carte che si hanno in mano non siano granché per vincere una partita difficile.

E certo non giova neanche all’immagine di un Paese mostrarsi come chi è stato ampiamente criticato per gli atteggiamenti da showman che adottava. Il sorriso a 360 gradi perennemente stampato in faccia non può dare quella sicurezza che milioni di italiani pretendono, per poi farsi dire via internet, a ben ragione, dalla figlia del marò Latorre – abbandonato assieme al suo compagno di sventura Salvatore Girone nelle carceri d’India – che questa Italia è proprio giunta alla frutta. Che il ministro della Difesa Roberta Pinotti voli in India per accertarsi delle condizioni fisiche del prigioniero italiano, non basta, così come non rassicurano le sue parole Riportare i marò in Italia rimane una delle priorità del Governo italiano”. Se le “priorità del Governo” vengono affrontate con i tempi che stanno subendo i due marò italiani, non c‘è sicuramente da stare allegri.

Si dirà che criticare è facile e che governare un Paese è tutt’altra cosa: è vero, ma chi indossa il vestito da “risolutore” deve dimostrare con i fatti di non essere un prestigiatore che riesce a convincere con sorrisi e belle parole, ma alla fine dà solo l’illusione di una bella giornata di sole mentre la grandine squassa ogni cosa.

Così è, se vi pare…

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