Dr. Andrea Monteleone
Da circa sette anni il sistema scolastico si avvale dell’ormai famigerato algoritmo, un software che provvede ad assegnare le cattedre agli oltre 850.000 docenti precari presenti in Italia.
Purtroppo fin dalla sua applicazione, questo software ha creato degli errori notevoli penalizzando i tanti docenti che annualmente presentano domanda di assegnazione di una cattedra.
Anche l’anno scolastico 2022-2023 ha visto ancora una volta i docenti essere vittime di questo algoritmo misterioso e mal funzionante che nessuno ad oggi vuole o ha voluto modificare e migliorare.
Se da un punto di vista di miglior operatività questo software certamente ha notevolmente agevolato chi si è sempre occupato della gestione dell’assegnazione delle cattedre ai docenti precari, nei fatti il suo malfunzionamento ha creato notevoli danni sia nello scorrimento delle graduatorie e sia nella relativa assegnazione delle cattedre.
Il nuovo Governo Meloni, parrebbe aver incentrato la sua mission nella “meritocrazia”, necessaria per risollevarci da un ventennio circa di vergognoso appiattimento sociale verso il basso causato da certe scelte politiche ed ideologiche.
Questo cambio di rotta ci auguriamo che intervenga anche nell’aggiornamento e miglioramento di questo vergognoso sistema di assegnazione.
Chi ha di fatto programmato questo software ha certamente agito con le migliori ragioni. Certamente era sua esclusiva volontà creare un software che agevolasse tutti i docenti precari ad essere ricollocati annualmente nelle cattedre a loro più idonee tenendo conto del punteggio raggiunto e di vari fattori oggettivi.
Ma questo algoritmo già da qualche anno non risponde per nulla ai criteri prefissati della meritocrazia e della trasparenza.
Oggi ci troviamo in presenza di un algoritmo che non permette a nessun docente precario di conoscere i criteri applicati per le assegnazioni delle cattedre.
Questo algoritmo consente di elaborare solo una volta la richiesta del docente per l’individuazione della cattedra.
Quindi quando è il proprio turno di nomina ed il sistema genera una scuola con cattedra libera, ma quella scuola non è tra le scuole scelte dal docente, lo stesso non ottiene alcun incarico.
Lo stesso algoritmo al turno successivo, invece di ripartire da quel docente che ha comunque un maggior punteggio, riparte dal successivo docente, quindi con un punteggio più basso, ma ancora “non lavorato dal software”.
Se proprio risulti di difficile correzione eliminare questo “bug” dal software, il Dirigente di Sinalp Scuola Dr. Giuseppe Lombardo propone al Ministero di fornire tutti gli Uffici Regionali USR delle liste dei posti disponibili per classi di concorso prima della scelta delle scuole.
Ciò garantirebbe una certa meritocrazia permettendo a chi ha maggior punteggio di servizio di poter scegliere prima di chi ha un punteggio più basso.
L’attuale sistema di assegnazione, anche in questo anno scolastico appena terminato, ha consegnato le cattedre a diversi docenti precari con un punteggio inferiore rispetto agli altri con maggior punteggio, ma che non avevano l’istituto scolastico interessato dall’algoritmo, nel proprio elenco di preferenze.
Alla luce dell’imminente presentazione delle istanze online con il caricamento di 150 istituti scolastici preferiti per il mese di luglio, come Sinalp, dichiara il Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone, siamo abbastanza preoccupati per il ripetersi, per l’ennesima volta, della vergognosa mancanza di rispetto ed equità verso tutti quei docenti che, pur avendone titolo, si ritroveranno senza cattedra a causa di un algoritmo che non si riesce o non si vuole correggere.
Tutto questo per noi non è coerente con un Ministero che oggi ha aggiornato la propria sigla con MIM (Ministero Istruzione e Merito).
La meritocrazia del docente oggi per noi deve stare al primo posto, non possiamo ancora assistere a risultati catastrofici che condannano a restare a casa docenti con tanti anni di servizio rispetto ad altri con punteggio anche di molto più basso.
La Segreteria Sinalp Sicilia
Dr. Andrea Monteleone