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La base di Sigonella si potenzia nell'indifferenza generale

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Dopo i Global Hawk forse arriveranno anche gli aerei Stealth?
La base di Sigonella si potenzia
nel silenzio e nella indifferenza


Della base militare americana di Sigonella si parla poco (o niente) nella stampa nazionale (e internazionale). Sigonella, ufficialmente base italiana se del 41° Stormo Antisom, è una realtà a sé stante: mai (volutamente) inserita nel contesto sociale della provincia di Catania, ha una vita sua e, grazie all'indifferenza della collettività e delle forze politiche, non ha ragioni per far conoscere ciò che avviene al suo interno. La base porta anche l'etichetta NATO, nelle occasioni delle periodiche esercitazioni aeronavali che si tengono in prossimità delle coste siciliane, e per quanto attiene alla sua effettiva funzione - esclusa quella del 41° Stormo dell'Aviazione militare italiana, ridotta da tempo al controllo dell'immigrazione clandestina - di punta avanzata a sud dell'apparato difensivo alleato, ben poco viene portato alla conoscenza pubblica. Quel che trapela è la circostanza che questa installazione viene sempre più potenziata.
Le ultime informazioni del "potenziamento" di Sigonella risalgono al gennaio dello scorso anno, quando il ministro della Difesa Ignazio La Russa finalmente ammise, nel corso di una conferenza stampa, che le indiscrezioni e le voci, che gli stati maggiori militari avevano continuato a smentire per tutto il 2008, erano vere, e cioè che Sigonella sarebbe stata la sede del nuovo sistema di sorveglianza in terra e mare con gli aerei senza pilota di nuova generazione Global Hawk.

La notizia era stata anticipata da "La Voce dell'Isola" sin dal 2007, ma era stata puntualmente smentita: un consistente numero di Global Hawk (forse una quindicina) erano già stati trasportati in Sicilia con una forza di 800 ufficiali e soldati con rispettive famiglie. "La Voce dell'Isola" sosteneva pure che il sistema sarebbe stato operativo nell'arco di 3 anni. A distanza di tempo, mai confermato ufficialmente, si può essere razionalmente certi che la US Navy di Sigonella ospiterà presto il nuovo sistema AGS (Alliance Ground Surveillance) dell'Alleanza Atlantica per la sorveglianza della superficie terrestre e la raccolta e l'elaborazione d'informazioni strategiche. L'elemento cardine del sistema è rappresentato, appunto, dal velivolo senza pilota Global Hawk, equipaggiato con sistemi radar e sensori in grado di rilevare, seguire ed identificare con grande accuratezza e da grande distanza il movimento di qualsiasi veicolo sul terreno.
Lo schieramento dei Global Hawk a Sigonella è il primo passo per l'applicazione nelle operazioni militari "fuori area" della NATO a sud del Mediterraneo della nuova dottrina di guerra USA chiamata "Network Centric Warfare", basata sul primato assoluto delle informazioni elettroniche.
La base siciliana di Sigonella, che è in costante potenziamento dal 2003, è stata proposta per l'insediamento dei Global Hawk. agli americani lo scorso anno dallo stesso ministro La Russa, ed è stata prescelta definitivamente per la sua "centralità strategica" nel Mediterraneo da Robert Gates alla fine dell'ottobre 2009.
Adesso circolano insistentemente voci che a Sigonella saranno dislocati reparti di aerei Stealth.
Il velivolo stealth (dall'inglese, "furtivo") o invisibile, è un aeroplano realizzato con tecnologie che lo rendono impercettibile (o meglio: scarsamente percettibile) ai radar o altri dispositivi di localizzazione (o persino alla vista). Nella base siciliana dovrebbero operare cinque F-117, aerei che possono raggiungere l'obbiettivo rendendosi invisibile ai sistemi radar terrestri e dei caccia. I motori dell'F-117 possono ingannare i sistemi di puntamento a ricerca calorica. L'F-117 è stato il primo aereo ad adottare la tecnologia Stealth, che rimane, per ora, prerogativa delle forze aeree USA, e coperta da assoluto segreto militare.
Non sappiamo quanto siano attendibili le indiscrezioni sulla presenza di questi velivoli in Sicilia, anche se siamo convinti che "tutto è possibile" nelle strategie di potenziamento di Sigonella. Questa installazione militare statunitense si conferma così come la base estera dove è maggiore lo sforzo finanziario della Us Navy La Marina USA ha previsto, infatti, ulteriori investimenti per adeguare la base aeronavale siciliana alle necessità contemporanee: dagli aerei senza pilota, ai sistemi di comunicazione e intelligence, ai depositi munizioni, strutture logistiche. Oltre ad ospitare il Sistema di sorveglianza terrestre Ags NATO. Circa 26 milioni di dollari sono stati previsti solo per realizzare il Global Hawk Aircraft Maintanance and Operations Complex, il centro operativo e di manutenzione dei velivoli Global Hawk.



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